Le cabine telefoniche di New York in cui si sentono le storie di chi è emigrato negli Stati Uniti
A Duffy Square – il triangolo più a nord di Times Square, il famoso e molto frequentato incrocio di New York – ci sono da qualche giorno tre cabine telefoniche che sono in realtà parte di un’installazione dell’artista Aman Mojadid, statunitense di origini afghane. L’installazione si chiama “Once Upon a Place” (“C’era una volta un posto”), sarà aperta fino al 5 settembre e funziona in modo piuttosto semplice: le tre cabine telefoniche non servono a telefonare, ma permettono a chi alza la cornetta di ascoltare 70 storie diverse di persone che hanno deciso di emigrare negli Stati Uniti per poi finire a vivere a New York. La storia più breve dura due minuti, la più lunga 15: sono raccontate in inglese e in altre lingue.
Salvaged from LinkNYC, three phone booths are part of the newest art installation in Times Square https://t.co/5gV6d1cctM
— New York Times Arts (@nytimesarts) July 6, 2017