Alle Olimpiadi di Pechino ci si potrà riposare in queste cabine tecnologiche per diminuire gli spostamenti
Al media center allestito a Pechino per le Olimpiadi invernali, cioè nel posto da cui i giornalisti seguiranno l’evento, sono state predisposte una ventina di cabine dove il personale accreditato potrà riposarsi e fare un sonnellino senza lasciare la struttura, per limitare così gli spostamenti non necessari all’interno della “bolla” del villaggio olimpico. I protocolli sanitari imposti dalle autorità cinesi per limitare i contagi da coronavirus sono infatti piuttosto rigidi, e ogni spostamento prevede regole specifiche e controlli.
Alle cabine si potrà accedere col telefono. I letti all’interno sono gli stessi che useranno gli atleti nei villaggi olimpici, e che in questi giorni sono stati particolarmente apprezzati. A differenza di quelli usati a Tokyo la scorsa estate, fatti di cartone riciclabile, quelli a Pechino sono dei letti veri e propri, regolabili con un telecomando o con il proprio telefono. Fra le modalità disponibili c’è quella a gravità zero, che solleva testa e piedi appena sopra il livello di busto e torace per favorire la circolazione del sangue e rilassare il sistema nervoso.
On the second floor of the underground of the main media center of the Beijing Winter Olympic Games, there are some "sleeping and resting cabins", which are used for journalists who have jet lag to rest. pic.twitter.com/x0E7e01DHL
— Jeremy (@Jeremy48004559) January 20, 2022
Journalists reporting on the Winter Olympics will be able to take naps of up to an hour in high tech cabins at the Beijing media centre.
The 20 Sleep Rest Cabins contain the same bed Olympians are sleeping on in the Athletes’ Village, with the user able to adjust their position. pic.twitter.com/QXfxynFrmo
— BFM News (@NewsBFM) January 31, 2022
Le cabine, progettate dall’azienda cinese Keeson Technology appositamente per i Giochi di Pechino, potranno essere usate al massimo per un’ora e verranno sanificate in modo semi-automatico dopo ogni uso. In questo modo i giornalisti e il resto del personale accreditato potranno rimanere più a lungo nello stesso luogo all’interno della cosiddetta “bolla a circuito chiuso” di Pechino che terrà separati partecipanti e ospiti dal resto della popolazione per tutta la durata della manifestazione.
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