Berkeley Breathed ha sessant’anni
Guy Berkeley “Berke” Breathed, uno dei fumettisti contemporanei più conosciuti e apprezzati, è nato il 21 giugno 1957, e quest’anno compie 60 anni: anche se siete giovani, e anche se non siete molto dentro le cose americane, è probabile che abbiate presente Opus, il pinguino tra i protagonisti della sua striscia Bloom County, pubblicata tra il 1980 e il 1989 e ripresa nel 2015, oltre che dello spin off a lui dedicato, Opus. Le strisce di Bloom County erano ambientate in una piccola e inventata città americana, popolata da bambini che pensavano e parlavano come adulti e animali antropomorfi, ed era strettamente legata all’attualità politica americana. Per molti versi i temi e lo stile della comicità ricordavano quelle di Doonesbury di Garry Trudeau, a cui infatti fu paragonata fin da subito. Un paio d’anni prima di sospenderla vinse anche il premio Pulitzer. Poi Breathed si dedicò ad altri progetti e a vari spin off della serie, finché nel 2015 è tornato a pubblicare senza regolarità nuove strisce su Facebook, ammettendo che tra le ragioni dietro la sua scelta c’era Donald Trump. Proprio a Trump è legato uno dei personaggi di Bloom County, “Billy the Cat”, una specie di parodia del gatto Garfield che a un certo punto delle strisce originali subisce un trapianto di cervello ricevendo quello di Trump, che era stato colpito da un’ancora mentre prendeva il sole sul suo yacht. Nelle nuove strisce, dopo l’8 novembre e l’elezione di Trump, succede di tutto: l’erba diventa viola e piovono mucche.