La grossa crepa da cui si è formato un iceberg grande quanto Roma
Il British Antarctic Survey, l’ente di ricerca britannico che si occupa delle missioni in Antartide, ha detto che il 26 febbraio si è staccato un grosso iceberg dalla piattaforma di Brunt, nel mare di Weddell, la zona dell’oceano Antartico più vicina all’Argentina. I ghiacci della piattaforma sono spessi circa 150 metri e l’iceberg che si è staccato dopo la rottura provocata da alcune crepe ha un’estensione di 1.270 chilometri quadrati, poco meno della superficie di Roma. La vista dall’alto della grossa crepa che ha portato alla creazione dell’iceberg è piuttosto spettacolare.
Gli scienziati avevano notato la formazione di alcune crepe nella piattaforma già una decina di anni fa, tanto che nel 2017 la British Antarctic Survey aveva spostato di 23 chilometri la sua stazione di ricerca Halley VI. A gennaio, una di queste crepe si è allargata con un ritmo di fino a un chilometro al giorno, provocando infine il distacco dell’iceberg il 26 febbraio. Gli scienziati della BAS hanno sottolineato che la creazione di grossi iceberg è un processo naturale e che non ci sono prove che il distaccarsi di questo pezzo di ghiaccio vasto quanto Roma sia da imputare al cambiamento climatico.
Il nuovo iceberg è molto grosso, come detto, ma molto meno rispetto a quello staccatosi nel 2017 dalla piattaforma di ghiaccio Larsen, lungo la costa orientale della penisola Antartica, a nord rispetto alla piattaforma di Brunt: al momento del distacco misurava circa cinquemila chilometri quadrati, una superficie paragonabile a quella della Liguria.