Come va a caccia un’anguilla elettrica ⚡️
Un ricercatore della Vanderbilt University di Nashville (Tennessee, Stati Uniti), ha studiato il comportamento delle anguille elettriche (Electrophorus electricus), dimostrando che questi animali saltano fuori dall’acqua quando conducono i loro attacchi e che, mentre compiono il salto, aumentano il voltaggio della scossa elettrica trasmessa alle prede per paralizzarle. Questo comportamento era già stato osservato in precedenza per caso, quando si era notato che alcune anguille elettriche saltavano fuori dall’acqua per attaccare la rete con cui erano state catturate. In un nuovo studio, pubblicato su PNAS, il ricercatore Kenneth C. Catania spiega che più l’anguilla elettrica esce dall’acqua, più i suoi attacchi diventano potenti: in un caso si è passati da 10 a 300 volt. Il test sembra confermare quanto aveva osservato il naturalista Alexander von Humboldt nel XVIII secolo in Sudamerica: alcuni pescatori facevano immergere mandrie di cavalli nelle acque popolate dalle anguille elettriche, in modo che si stancassero a causa dei loro ripetuti attacchi, diventando più facili da pescare.