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  • Mercoledì 23 novembre 2016

Potete seguire dei rifiuti spaziali su Twitter

Nello Spazio, orbitanti attorno alla Terra, ci sono tantissimi rifiuti: dal lancio dello Sputnik I, il primo oggetto artificiale mandato in orbita, centinaia di milioni di pezzi di veicoli spaziali si sono accumulati attorno al nostro pianeta. La maggior parte – circa 200 milioni – hanno un diametro minore di un centimetro, circa 670mila hanno un diametro compreso tra 1 e 10 centimetri, mentre quelli con dimensioni maggiori sono circa 29mila. Le agenzie spaziali monitorano gli spostamenti di questi 29mila oggetti più grandi che possono essere molto pericolosi per le missioni spaziali, visto che si muovono a velocità di migliaia di chilometri orari. I pezzi più piccoli invece sono ora l’oggetto di un progetto artistico intitolato Adrift, cioè “Alla deriva”, che tra le altre cose permette di “adottare” tre di questi rifiuti seguendo i loro spostamenti attraverso Twitter. Adrift è opera degli artisti britannici Cath Le Couteur e Nick Ryan che lo hanno pensato per sensibilizzare le persone sul tema dei rifiuti nello Spazio.

I tre rifiuti che possono essere “adottati” sono Vanguard I, il primo satellite alimentato a energia solare, lanciato nello Spazio dagli Stati Uniti nel 1958; SuitSat (soprannominato Ivan Ivanovich), una tuta spaziale russa piena di spazzatura che è stata mandata fuori dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) nel 2006 con una radio; e una parte di Fengyun-1C, un satellite meteorologico cinese che nel 2007 fu intenzionalmente distrutto con un missile, di fatto raddoppiando la quantità di singoli rifiuti spaziali in orbita attorno alla Terra.

Il progetto comprende anche una parte acustica: Le Couteur e Ryan hanno costruito Machine 9, uno strumento musicale elettromeccanico che segue le posizioni di 27mila pezzi di spazzatura spaziale e le trasforma in suoni in tempo reale.