Quante ore di corsi bisogna fare per assumere una ragazza delle pulizie per tre mesi
Sta circolando molto online una lettera pubblicata oggi dal Corriere della Sera che mostra un pezzo di Italia che alcuni conoscono benissimo (quelli che ci hanno a che fare, perché gestiscono un’impresa) e di cui altri hanno spesso un’idea molto vaga e poco concreta (non tutti i corsi elencati dall’autore della lettera sono obbligatori, però).
https://twitter.com/tommasodv/status/842661285997268992
Caro direttore, in questi giorni in cui si parla di voucher, le scrivo per raccontarle che cosa succede a una microimpresa come la mia, finora senza dipendenti, che decide di assumere un lavoratore stagionale a tempo determinato. Nel mio caso si tratta della ragazza delle pulizie che l’anno scorso ha lavorato per me con i voucher e che, prima ancora che si annunciassero tutti questi cambiamenti, avevo già deciso di confermare con un contratto per l’estate 2017, per fare le cose perbene e perché se lo merita. Il contratto sarà per 3 mesi e 15 giorni, part time, 20 ore settimanali.
Ecco però cosa mi succede ora: io divento — giustamente — datore di lavoro e, ai sensi del D.Lgs 81/08, ho tutta una serie di adempimenti in materia di sicurezza sul lavoro da rispettare, soprattutto corsi da frequentare. Nel mio caso specifico (azienda a rischio basso) mi aspettano: 16 ore corso Rspp (responsabile servizio prevenzione e protezione); 12 ore corso primo soccorso; 4 ore corso antincendio; 20 ore di corso per la sicurezza alimentare (solo per il fatto di essere titolare di un’attività dove si maneggiano alimenti preparati da altre aziende già a loro volta sicure e certificate: sostanzialmente metto in tavola prodotti confezionati e preparo caffé e cappuccino); 8 ore di corso di sicurezza sul lavoro per la dipendente; 32 ore di corso Rls (rappresentante dei lavoratori per la sicurezza) sempre per la dipendente.