Cosa è stata la scuola di Frattocchie
La risposta del Partito Comunista alla sconfitta elettorale del 1948 fu mettere a studiare gli oltre due milioni di iscritti che aveva (per avere una proporzione con la situazione attuale: alla vigilia del congresso che ha portato all’elezione di Elly Schlein, il PD – che in teoria dovrebbe essere l’erede di parte della democrazia cristiana e del PCI – aveva circa 60mila iscritti)
La più importante delle scuole di partito fu a Frattocchie, una frazione del comune di Marino al chilometro 22 della via Appia Nuova. La struttura era in una zona circondata da conventi, seminari, istituti cattolici; il comune di Castel Gandolfo, dove c’è tutt’ora la residenza estiva del Papa, non è lontano.
Nel 1955, dopo importanti lavori di ristrutturazione, venne definito il logo. Era un planisfero circondato da una catena spezzata con appeso un libro aperto e ben visibile: Cognosce quod immutabis, “Conosci ciò che cambierai”.
Come a Frattocchie nacquero diverse altre strutture: la Scuola Anselmo Marabini di Bologna, la Scuola centrale di Milano, una scuola femminili a Faggeto Lario dedicata a Anita Garibaldi, l’Istituto Mario Alicata ad Albinea (in provincia di Reggio Emilia) circondato da un parco di alberi secolari, l’Istituto di Castellammare (Napoli), l’Istituto Agostino Novella a Roma, l’Istituto Ruggero Grieco a Bari, l’Istituto Emilio Sereni a Cascina (Pisa), oltre a una grande quantità di strutture avviate nelle federazioni locali.
Si è calcolato, sulla base dei documenti conservati in diversi archivi, che dalla fine del 1943 (con la guerra ancora in corso) fino al 1954, più di 300 mila militanti siano passati dalle diverse strutture formative del partito.
BIBLIOGRAFIA
«A scuola di politica: il modello comunista di Frattocchie» di Anna Tonelli – Laterza, Roma-Bari, 2017
«Concerti e sconcerti – Cronache musicali 1915/1919» di Antonio Gramsci (a cura di Fabio Francione e Maria Luisa Righi) – Mimesi Edizioni 2022
«Storia del Partito Comunista Italiano – Vol. III : I fronti popolari, Stalin, la guerra» di Paolo Spriano – Einaudi 1967
«Tutto il partito è una scuola» di Andrea Pozzetta – Edizione Unicopli, 2019
«L’uomo che incastrò la Mafia. Pio La Torre» di Giuseppe Bascietto e Claudio Camarca – Truman – Non fiction novel, 2018
«Botteghe oscure, addio: com’eravamo comunisti», di Miriam Mafai – Mondadori 1995
«Invano. Il potere in Italia da De Gasperi a questi qua» di Filippo Ceccarelli – Feltrinelli 2018
«Vita di Enrico Berlinguer» di Giuseppe Fiori – Laterza 2004
«Enrico Berlinguer» di Chiara Valentini – Feltrinelli 2014
«Lavoro riservato» di Maurizio Caprara – Feltrinelli, 1997