Una proposta per le primarie Renzi vs Pisapia
Questo post (breve e confuso) nasce da una chiacchiera che si è sviluppata sul mio profilo Facebook a proposito della richiesta da parte di Giuliano Pisapia a Matteo Renzi di indire delle primarie di coalizione.
Ci tenevo a dire pochi concetti. Il primo è che come elettore di sinistra del centrosinistra, ci sto. E se il confronto fosse tra Pisapia e Renzi, sarei felice. Finalmente avrei l’imbarazzo della scelta e non l’inevitabilità di fare scelte imbarazzanti.
Prima il programma, poi “programmarie” e le primarie
A proposito di un’ipotetica tornata elettorale di Primarie di coalizione tra Renzi e Pisapia, però, vorrei esprimere un po’ di desideri:
1 – che non sia un “tutti contro Renzi, Renzi contro tutti”, perché non servirebbe a niente: le primarie hanno senso se i due candidati principali e i relativi elettori si riconoscono vicendevolmente cittadinanza nel centrosinistra e legittimità; insomma, niente toni da “noi contro i barbari” o “vendichiamoci di Renzi l’usurpatore”. Eliminando i “muro contro muro”, i revanscismi (e tenendo a bada le teste calde, per esempio lasciando MDP alla propria naturale estinzione), si potrebbe davvero fare una cosa buona e giusta.
2 – che ci sia un preciso patto di lealtà. Nessuna fuga di chi perde, perché tutti concordiamo sul fatto che si confrontano due modalità di declinare la stessa cosa: il centrosinistra. Non sono due modalità incompatibili, ma due visioni affini ma non identiche.
3 – (per me è il punto più importante) che il momento del voto sia l’ultima parte di un lungo processo di confronto.
Mi aspetto, cioè, che Renzi e Pisapia (coi rispettivi staff, beninteso) si trovino e scrivano insieme un programma serio e dettagliato (niente più pippe mentali vaghe alla coalizione di Bersani 2013), cercando di mettere nero su bianco tutti i punti su cui c’è una visione comune ben definita o su cui è possibile trovare una sintesi.
Per i punti su cui non è possibile accordarsi, sarebbe sano dare la parola agli elettori: le Primarie potrebbero servire a quello. La proposta mi ispira così tanto che le dono un punto a sé e perfino un nome: “Programmarie”. Proseguite.
4) che le Primarie siano l’occasione per far votare al popolo del centrosinistra, oltre al candidato Presidente del Consiglio, le parti di programma su cui non è stato possibile accordarsi.
Sarebbe un’innovazione notevole nella relazione tra partiti e base, ben superiore alla patetica democrazia (etero)diretta grillina.
Fossimo davvero bravi, faremmo votare agli elettori i singoli punti “aperti” del programma (ricordando che una stragrande maggioranza sarebbe già stata fissata in precedenza dalla sintesi fatta dai due candidati), senza la solita impostazione “winner-takes-all” delle Primarie.
Per esempio sarei ben felice di votare a favore della proposta di Pisapia sui diritti civili e delle proposte di Renzi sul mercato del lavoro.
Finalmente noi elettori voteremmo parte del programma, avendo l’ultima parola sui punti dubbi.
Mi rendo conto che questo è un post ad altissimo tasso di ingenuità e wishful thinking (quindi evitate di farmelo sapere nei commenti: lo so già), ma l’opportunità presentata dall’ipotesi di una coalizione Pisapia-Renzi è così succosa da meritare tutto il candore possibile. E ci tenevo a far sapere ai diretti interessati, ai dirigenti del PD e agli altri elettori del centrosinistra che si può (ancora) fare qualcosa di buono e ragionevole. Lo facciamo?