Koellerer e la simulazione nel tennis
Non ve lo chiedo più, ormai Koellerer lo conoscete bene. Ne abbiamo parlato quando l’hanno beccato a scommettere, quando è stato preso per il collo da un collega esasperato e quando ha dato della scimmia ad un avversario e si è fatto pizzicare in bagno a parlare con il suo allanatore. Forse converrebbe farne una rubrica fissa qui sul Post; se vi viene in mente un titolo intrigante dalla prossima volta lo utilizziamo.
Una prossima volta ci sarà di sicuro visto che il “pazzo” austriaco a stento chiude un mese senza farsi prendere in giro dalla stampa e dagli appassionati. Daniel Koellerer è diventato un fenomeno di portata tale che chiunque va a vederlo lo filma con qualsiasi mezzo. Non si sa mai. In questo modo le sue imprese finiscono immediatamente su Youtube e ne aumentano la “fama”.
Il video lo trovate qui: Koellerer in versione Molière? Lo hanno addirittura paragonato a Rivaldo nei mondiali del 2002.
Siamo a Szeczecin, in Polonia, dove Koellerer affrontava l’uruguaiano Cuevas nel primo turno di un torneo challenger. Il fatto risale ad un paio di giorni fa. La scena va raccontata: i due sono alle prese con uno scambio combattuto, Koellerer si avventura a rete e gioca una volè cortissima ma che rimbalza alta nei pressi della rete. Cuevas la raggiunge e chiude il punto. In questo momento sono entrambi a rete e nell’istante in cui l’uruguaiano colpisce la pallina vincente, l’austriaco a qualche metro di distanza crolla a terra in puro stile calcistico, tra urla e rotolamenti.
Il giudice di sedia scende perplesso per sincerarsi delle sue condizioni, il pubblico inizia a ridere e Koellerer furioso inizia una battaglia personale con il supervisor che non crede al suo infortunio. Conclusione? Daniel lancia la racchetta, dà la mano all’arbitro e abbandona, ancora una volta, la partita.
Sui forum tennistici sono tutti concordi, Koellerer ha simulato. In effetti dal filmato non sembra vi sia un contatto tra i due a rete. Ma per quale motivo abbandonare una partita che si poteva ancora vincere? A decisioni folli e apparentemente insensate Daniel ormai ci ha abituato. In più con Cuevas si portava vecchie ruggini: nel 2009 aveva preso a male parole un giudice di linea durante un match contro l’uruguaiano a Buenos Aires.