Non mette niente sotto il livello di Phil Spector a volume Ibiza
Ogni giorno Federico Bernocchi tiene un programma su Radio Rai2 che si chiama Canicola. È tipo il più bel programma del mondo dopo Radio TSO e prima di Acapulco. Solo che Radio TSO non lo fanno più. E Acapulco lo stiamo aspettando un po’ tutti. A parte Dispenser. E aggiungo Condor per campanilismo. Insomma, lui Federico Bernocchi allora fa Canicola. Per il programma faccio un disegno brutto al giorno. Brutto che fa provincia. Ci provo almeno. Un mashuppone di alcuni argomenti toccati dalla puntata. Perché? Boh. Perché chi non farebbe dei disegni per la radio? Quindi dicevo, ogni giorno, da mezzogiorno all’una e mezza come dei veri califfi ascoltate Canicola oppure scaricatevi il podcast (che contiene il disegno del giorno che potete trovare anche qui grandissimo) E qui troverete fino a Settembre un disegno al giorno con il testo che ricevo dei temi della puntata da Bernocchi. Vi siete mai sentiti più felici? Ecco. Felicizzatevi.
Oggi è il compleanno di Macaulay Culkin. La mia prima rubrica per Rivista Studio si chamava The Unforgiven ed era una scheda in cui raccontavo ascesa e perdizione di quei divi di Hollywood che sono riusciti a rimanere famosi per meno dei canonici quindici minuti. Sai quelli che riescono, magari anche senza volerlo, ad arrivare in alto e poi cadono rovinosamente verso il basso sfracellandosi tutto? Macaulay è uno degli esempi perfetti di questa categoria di attori. Verso i quali ho un particolare amore. Te la copio e incollo:
Over the Top: Macaulay Carson Culkin nasce a Manhattan il 26 agosto del 1980. Terzo di sette fratelli, comincia a recitare a soli quattro anni. Il suo primo ruolo è a teatro, nello spettacolo Bach Babies, insieme alla compagnia New York Philarmonic. Per tutti gli anni Ottanta, Macaulay continua a lavorare in teatro e comincia a comparire in molte serie televisive (famosa la sua apparizione come il bambino bello e biondo e rapito in The Equalizer). Nel 1985 prende parte al suo primo film – anche se si tratta di un film per la TV – The Midnight Hour. Il primo ruolo che gli regala una certa visibilità è al fianco del grandissimo John Candy in Io e Zio Buck, pellicola del 1989 diretta da John Hughes. Ma è il 1990 l’anno della svolta. Dopo aver, incredibilmente, partecipato a Allucinazione Perversa, viene scelto come protagonista per la commedia Home Alone, tradotta in italiano con il titolo Mamma, Ho Perso l’Aereo. Il film, scritto da Hughes e diretto da Chris Columbus, diventa un successo planetario, trasformando Macaulay nel bambino più richiesto nel mondo del cinema dai tempi di Shirley Temple. Tutti sembrano impazzire per questo piccolo bambino biondo con la faccia da adorabile furfantello, che nel frattempo stringe una forte amicizia addirittura con Michael Jackson. Nel 1991, Macaulay compare nel video di Black or White e comincia a frequentare assiduamente il famigerato ranch Neverland. Lo stesso anno fa piangere tutti gli spettatori di My Girl (geniale il titolo italiano: Papà, Ho Trovato Un Amico), prima di dedicarsi all’inevitabile seguito di Home Alone, ovvero Mamma, Ho Riperso L’Aereo – Mi Sono Smarrito a New York del 1992.
The Original Sin: Clamorosamente sovraesposto, Macaulay ha la sfortuna di non scegliere dei film particolarmente di successo. Nel 1994 riesce a partecipare a due incredibili flop commerciali: l’orrido Pagemaster – L’Avventura Meravigliosa e l’irritante Richie Rich – Il Più Ricco del Mondo. Mentre il pubblico comincia a dimenticarlo, si mette di mezzo la sua famiglia. A quanto pare Kit Culkin, suo padre (anch’egli ex bambino prodigio con una carriera da attore alle spalle) ha sperperato tutti i soldi messi in cassa dal figlio. Ne nasce un’accesissima battaglia legale tra il padre e la madre, Patricia Brentrup, che nel 1995 ottiene la custodia del figlio. Macaulay, stanco e deluso, decide di ritirarsi dalle scene a solo quindici anni. I media ovviamente vanno a nozze con una storia del genere e cominciano a creare dei gossip attorno all’ex bambino d’oro. Spese folli, festini a base di sesso e droga… Si racconta di tutto, anche se in realtà non c’è nessuna vera notizia. L’unica che trapela è quella del suo matrimonio, durato solo quattro anni, con la coetanea Rachel Miner nel 1998. I due sono i protagonisti del bellissimo video di Sunday dei Sonic Youth, diretto da Harmony Korine.
I Want A Range Life: Per rivederlo al cinema bisogna attendere il 2003, anno in cui esce il film Party Monster, diretto da Fenton Bailey e Randy Barbato. Qui Macaulay interpreta la parte di Michael Alig, un ragazzo che si trova di colpo ad essere il più richiesto e famoso organizzatore di feste nella New York più freak e folle degli anni Novanta, fino a finire in carcere per omicidio di uno spacciatore. La pellicola, ispirata a Disco Bloodbath: A Fabulous but True Tale of Murder in Clubland, famoso libro autobiografico di James St. James, fece molto parlare di sé, proprio per la presenza di Macaulay: l’ex bambino prodigio che torna sul grande schermo con un ruolo che sembra avere più di un punto di contato tra realtà e fiction. Party Monster non incassa quanto sperato, ma ha il merito di farci riscoprire l’attore, perfetto nella parte di Michael. Un viso pallido, ancora fanciullesco e un fisico efebico, che nascondono un abisso di disperazione e angosce. L’anno successivo viene chiamato a recitare in Saved!, pellicola incentrata su un plot satirico religioso prodotta tra gli altri da Michael Stipe. Il 17 settembre del 2004, mentre i giornali cominciano a parlare di un suo ritorno in auge, Macaulay viene arrestato ad Oklahoma City per eccesso di velocità. Perquisito, viene trovato in possesso di 17.3 grammi di marijuana, 16.5 milligrammi di Alprazolam e 32 milligrammi di Clonazepam, due ansiolitici. La notizia non aiuta di certo la sua carriera che, ancora una volta, va incontro a uno stop. Macaulay è e resterà sempre il bambino pestifero di Mamma, Ho Perso L’Aereo. Nel 2009 è comparso a sorpresa in un match di wrestling tra il nano Hornswoggle e Chavo Guerrero. Quest’ultimo viene messo al tappeto con lo scherzo del barattolo di vernice nascosto sopra la porta, un vecchio trucco su cui era costruita una delle gag più famose di Home Alone. Da una porta compare Macaulay che, dopo aver guardato con sufficienza il lottatore, esclama: “It’s not funny!”. Cosa che, purtroppo, corrisponde al vero.
Poi nella seconda parte, visto che sono finalmente sono riuscito ad andare a l cinema a vedere Mission Impossible – Rogue Nation, parleremo di Tom Cruise. L’hai visto? Secondo me è molto bello. Ho letto su Il Corriere che Porro ne parla male dicendo che c’è una sequenza copiata da Hitchcock, da L’Uomo che Sapeva Troppo. Ovviamente è la più bella del film, girata benissimo e montata meglio.Vabbè, da M: I, torniamo indietro fino a Top Gun, tentando di evidenziare alcuni dei film cardine dalla carriera di Tom. Che riesce sempre a rimanere lì, sul grande schermo pur non essendo mai stato bravo. E nel frattempo ha lavorato con Scorsese, John Woo, Spielberg, J. J. Abrams, Michael Mann… tutti. Certo, c’è que vago problemino con Scientology… ma alla fine a Tom gli vogliamo un po’ bene.