Mr Robot
Ogni giorno Federico Bernocchi tiene un programma su Radio Rai2 che si chiama Canicola. È tipo il più bel programma del mondo dopo Radio TSO e prima di Acapulco. Solo che Radio TSO non lo fanno più. E Acapulco lo stiamo aspettando un po’ tutti. A parte Dispenser. E aggiungo Condor per campanilismo. Insomma, lui Federico Bernocchi allora fa Canicola. Per il programma faccio un disegno brutto al giorno. Brutto che fa provincia. Ci provo almeno. Un mashuppone di alcuni argomenti toccati dalla puntata. Perché? Boh. Perché chi non farebbe dei disegni per la radio? Quindi dicevo, ogni giorno, da mezzogiorno all’una e mezza come dei veri califfi ascoltate Canicola oppure scaricatevi il podcast (che contiene il disegno del giorno che potete trovare anche qui grandissimo) E qui troverete fino a Settembre un disegno al giorno con il testo che ricevo dei temi della puntata da Bernocchi. Vi siete mai sentiti più felici? Ecco. Felicizzatevi.
Allora, ieri abbiamo parlato brevemente di Mr. Robot, che è questa serie incentrata sugli hacker, la tecnologia, i computer, GENTE CHE BATTE SUI TASTI DEL COMPUTER E RIESCE AD ESSERE INTERRESSANTE! Guarda, che è una cosa strana, no? Cioè, il fatto che passiamo la vita davanti al computer, siamo ormai abituati, assuefatti all’estetica di tutti nostri device ma non riusciamo a trasportare tutti questo nei film. Pensa alla difficoltà con cui vengo visualizzati gli sms. Pensa a quante volte abbiamo visto far fare ai protagonisti dei film delle cose al computer che NON ESISTONO. Eppure qualcuno ci tenta. E qualcuno ce la fa. Uno degli esempi è appunto Mr. Robot, poi c’è Halt & Catch Fire – che racconta la storia della nascita dei personal computer – poi i vari film (in preparazione o meno) sulla vita di Steve Jobs. C’è stato l’instant movie, uscito proprio a ridosso della sua dipartita e c’è quello che sta per ultimare Danny Boyle, con Fassbender che fa Steve Jobs. Come Fassbender? Giuro, Fassbender. Boh, tra l’altro lo scrive pure Aaron Sorkin che è quello che ha scritto The Social Network che è un altro di quei film che parla di gente che sta davanti a uno schermo del computer… Comunque l’idea di Fassbender che fa Jobs è clamorosa, no? Boh, potrebbe essere la cosa più brutta o più interessante del mondo. Non lo so. Oggi ci viene a trovare l’amico Marco Villa, che è stato uno dei ragazzi che ha contribuito agli ultimi due anni di vita di dISPENSER e che soprattutto ha messo in piedi Serial Minds che è per quanto mi riguarda il miglior sito di recensioni di serie tv che ci sia in Italia. Con lui parleremo di quello, delle migliori serie tv, delle più brutte, di quelle che vedremo questo inverno e dei suoi gusti personali.