Lobo, il vero ultimo czarniano

Ogni giorno Federico Bernocchi tiene un programma su Radio Rai2 che si chiama Canicola. È tipo il più bel programma del mondo dopo Radio TSO e prima di Acapulco. Solo che Radio TSO non lo fanno più. E Acapulco lo stiamo aspettando un po’ tutti. A parte Dispenser. E aggiungo Condor per campanilismo. Insomma, lui Federico Bernocchi allora fa Canicola. Per il programma faccio un disegno brutto al giorno. Brutto che fa provincia. Ci provo almeno. Un mashuppone di alcuni argomenti toccati dalla puntata. Perché? Boh. Perché chi non farebbe dei disegni per la radio? Quindi dicevo, ogni giorno, da mezzogiorno all’una e mezza come dei veri califfi ascoltate Canicola oppure scaricatevi il podcast (che contiene il disegno del giorno che potete trovare anche qui grandissimo) E qui troverete fino a Settembre un disegno al giorno con il testo che ricevo dei temi della puntata da Bernocchi. Vi siete mai sentiti più felici? Ecco. Felicizzatevi.

Oggi vorrei raccontare tutta la storia dei fratelli Wachowski. Quindi da Bound Torbido Inganno (ti ricordi il periodo post Basic Instinct in cui uscivano quei film gialli thriller con il “sesso bollente”?) a Sense8, che è la loro ultima serie, passabndo per tutte le robe matte che hanno fatto in mezzo. I seguiti pastrocchi di Matrix, la versione live action di Speed Racer (che veramente… la droga), Cloud Atlas, la produzione di V per Vendetta e Nonja Assassin… Mi piace abbastanza il loro cinema – soprattutto questa nuova corrente che hanno preso molto filosofica, magica, esoterica, esistenzialista – perché ci vedo tanta onestà. Cioè, fanno un cinema vecchio da un certo punto di vista, molto anni ’90 (e non potrebbe essere altrimenti – ma hai presente quando in Cloud Atlas o in Sense8 parlano d’amore? Ecco, secondo sono tra i pochi che riescono sia in sceneggiatura che in pratica poi su schermo a parlare di certi argomenti con un’onestà disarmante. Tanto da sembrare spesso involontariamente ridicoli. Ma ci sono alcuni momenti un cui tutto quello che loro vogliono inserire in un film, in una sequenza, in una storia, che cade al posto giusto e lì allora, volano altissimo. Oggi ci viene a trovare Emanuele Rosso che è un disegnatore e fumettista molto bravo, sempre della balotta di Udine (amico di Fare Soldi) e con lui vorrei parlare di fumetti ma soprattutto di tennis e di David Foster Wallace. Detto questo: l’altro giorno i miei amici dei fumetti mi hanno fatto notare che uno dei personaggi migliori di tutto l’universo DC, Lobo, l’ultimo czarniano, il fumetto che mi ha aperto le porte della scorrettezza politica e del tratto punk di un genio del fumetto totale che è Simon Bisley è andato incontro a un Restyling, che “forse abbiamo un po’ esagerato all’epoca con questoi pazzo che spacca tutto e tutti e i fumetti sono di una violenza e di un’arroganza tale che poi ci vergogniamo a metterli in edicola”… così hanno deciso di trasformare quel monumento al Menare Forte che era Lobo in una specie di cosino post emo che a vederlo ti vien quasi l’amarezza. O al limite da dire: “Si son presi proprio tutto…” e poi vai a chiacchierare con dei delfini spaziali.