Una mano tesa verso la pace cosmica

Ogni giorno Federico Bernocchi tiene un programma su Radio Rai2 che si chiama Canicola. È tipo il più bel programma del mondo dopo Radio TSO e prima di Acapulco. Solo che Radio TSO non lo fanno più. E Acapulco lo stiamo aspettando un po’ tutti. A parte Dispenser. E aggiungo Condor per campanilismo. Insomma, lui Federico Bernocchi allora fa Canicola. Per il programma faccio un disegno brutto al giorno. Brutto che fa provincia. Ci provo almeno. Un mashuppone di alcuni argomenti toccati dalla puntata. Perché? Boh. Perché chi non farebbe dei disegni per la radio? Quindi dicevo, ogni giorno, da mezzogiorno all’una e mezza come dei veri califfi ascoltate Canicola oppure scaricatevi il podcast (che contiene il disegno del giorno che potete trovare anche qui grandissimo) E qui troverete fino a Settembre un disegno al giorno con il testo che ricevo dei temi della puntata da Bernocchi. Vi siete mai sentiti più felici? Ecco. Felicizzatevi.

Hai visto che è uscito Pixels al cinema? La trama fa molto ridere. Praticamente funziona così: sai che noi abbiamo mandato una sonda nello spazio negli anni ’80 con dentro tutte le conquiste dell’umanità, no? Si vedeva anche in Starman di Carpenter. Vabbè, dentro a questa capsula che serviva a far scoprire ad altre razze aliene tutte le nostre conquiste c’erano anche i videogiochi. Ovviamente di quel periodo, per cui Pac Man, Donkey Gong, Pong, ecc… Nel film gli alieni trovano questa capsula ma invece di vedere tutto questo come una mano tesa verso la pace cosmica, la interpretano come un guanto di sfida lanciato forte in faccia. Per cui arrivano sulla terra assumendo proprio quelle forme e ci attaccano. Per salvarci – non ho capito come mai ma non penso lo scoprirò – viene messa in piedi una squadra di dementi (Adam Sandler, Kevi James, Peter poverinos Dinklage e il comico US che fa meno ridere al mondo ovvero Josh Gad) che dovranno sconfiggere gli alieni. Il film è andato bene oltreoceano ma la cosa bella è che ha raccolto un numero di critiche negative mai visto prima. Non è piaciuto praticamente a nessuno. Ma a nessuno, eh? Una delle più belle che ho letto: “”Pixels” is proof that you should never give a good idea to Adam Sandler, for the same reason you don’t let a toddler prepare an expensive lobster dinner – because it’s wasteful and will end with an unpalatable mess”. Mah. Cioè, è un peccato che ogni tanto alcune buone idee vengano gettate alle ortiche per venire incontro alla pigrizia dello spettatore, no? Se vedi il trailer del film sembra essere la cosa più pigra del mondo. Idea carina – perché obiettivamente è divertente – svolgimento senza un briciolo di identità o voglia. Il rapporto tra cinema e videogiochi è molto strano. Io non gioco ai videogiochi perché mi sono distratto un attimo e tutto era diventato una cosa diversa da come me la ricordavo io quando compravo le riviste di fumetti e giocavo al Sega Master System, però sento che mi sto perdendo qualcosa di forte. L’unico a cui mi sono appassionato forte è stato Monument Valley, che si vede per un breve momento in House of Cards 3 ed è un gioco straordinario che riprende i lavori di  Escher in una storia astratta e stupefacente. Una gioia per gli occhi. Nella seconda parte della trasmissione viene a trovarci questo ragazzo che si chiama Luca Lumaca e che ho conosciuto l’anno scorso a Roma durante il Wired Next Festival. Olimpia Zagnoli aveva organizzato e curato l’Invasione degli Ultracorti, un festival di Cortometraggi della durata massima di 15 secondi. Luca Lumaca è stato il vincitore con un bellissimo lavoro dal titolo The Great Game of Mankind che è la storia della nostra civiltà in grafica 8 bit in 15 secondi. Ti ricordi quella tavola di Andrea Pazienza in cui raccontava la Storia d’Italia e gli avanzavano pure due vignette? Ecco, una cosa del genere.