Ossicini notturni
Nel mio studio ho un poster attaccato ad un grande pannello di polistirolo. Viene da un tempo remoto in cui razziare brevi perle come Laughter Is Contagious, Dissent Is Patriotic o Now Is The Time For Meaningful & Intelligent Dialogue e cosmetizzarle in Helvetica in un manifesto di empowering subliminale era una cosa che molte persone credevano potesse aumentare la loro produttività passivamente. Per la cronaca mi fu regalato in Lussemburgo nel credo ormai defunto festival del magazine indipendente. Alla fine di una lunghissima serie di frasi fatte nel poster una si ripete: Repetition Works. Repetition Works. La ripetizione funziona. La ripetizione funziona. Una decina di giorni fa ho lasciato i miei esperimenti a colori e ho preso un po’ di carta. Dieci metri. E ho iniziato a disegnare dal mattino fino a tardi, tipo a quest’ora qui che sono le tre e mezza di notte. Ero curioso di vedere se dopo quattro anni fosse cambiato qualcosa nel segno. Questa piccola serie iniziale si intitola Equal Rights For Equal Love e verrà esposta insieme ai prossimi disegni a Londra e Berlino. Ora continuo ancora un po’, ancora dieci minuti, giuro, poi vado a letto. Repetition Works. Repetition Works. Repetition Works. Repetition Works. Repetition Works. Repetition Works.