God hates fags (per questo ha messo due bombe a Boston)
Nei momenti immediatamente successivi all’attentato di Boston gli statunitensi, prima ancora di provare a comprendere, hanno teso una mano a (quasi tutti) i feriti e alle loro famiglie. Una famiglia statunitense in particolare, però, in quel momento era impegnata a preparare cartelli e organizzare picchetti in vista dei funerali delle vittime.
New sign in action, @bostonglobe! Westboro will do our job to preach the Gospel, then it’s your turn to heed! #Boston twitter.com/WBCsigns/statu…
— Westboro Baptist (@WBCSays) April 16, 2013
L’intenzione di picchettare i funerali è stata subito manifestata sul loro blog tra toni di giubilo per le due esplosioni, espressione della volontà di Dio. Toni simili erano stati usati per la strage alla Sandy Hook (per cui avevano programmato il picchetto a una veglia) e, proprio ieri, per il terremoto in Iran. Loro sono i Phelps, nulla a che fare col famoso nuotatore, e la chiesa cristiana di cui fanno parte si chiama Westboro Baptist Church.
La Westboro Baptist Church, da qui in poi WBC, conta una cinquantina di membri (circa 40, dicevano nell’ottobre 2011, ma mi tengo larga perché sono straordinariamente prolifici*), per la quasi totalità consanguinei, convinti di essere gli unici a interpretare correttamente la parola di Dio e, di conseguenza, gli unici che avranno un posto in paradiso. Nella foto qui sopra è ritratta Megan Phelps, che recentemente ha abbandonato la chiesa e la sua famiglia, durante uno dei picchetti della WBC: regge un cartello con su scritto “Thank God for dead soldiers”, sul cappellino che indossa c’è scritto “God kills your kids!” e la sigla disegnata sulla sua guancia si legge “God Hates”, ovvero “Dio odia”.
Nel cristianesimo applicato dai Phelps Dio odia l’umanità e considera ogni avvenimento negativo, dallo tsunami alle sparatorie alle malattie veneree, una manifestazione di questo odio, generato a sua volta da una continua violazione dei comandamenti e dei dettami biblici. Uno su tutti: gli omosessuali, i fag, e la tolleranza che la società dimostra per quella che la WBC considera a tutti gli effetti una perversione punibile con la condanna a morte. Poiché tutta questa sofferenza è la volontà di Dio, e loro ne sono gli unici validi interpreti e seguaci, sembrano profondamente convinti della bontà di ognuno di questi eventi. Il loro blog è una lunga lista di catastrofi di cui si dicono soddisfatti.
(Perché “fags” e non “gays”?, chiede Louis Theroux all’undicenne Noah, figlio di Shirley Phelps-Roper, durante le riprese del documentario BBC America’s Most Hated Family in Crisis. Perché “gay” significa anche “felice”, e non c’è nulla di felice o di positivo nell’essere omosessuali. Più qualche altra roba brutta che mi è stata in parte censurata dal tremendo difetto di pronuncia del ragazzino.)
Dire che la WBC ce l’ha solo con gli omosessuali sarebbe almeno in parte sbagliato. I membri della chiesa credono fermamente in una deriva sociale più ampia degli Stati Uniti, di cui l’omosessualità e la tolleranza verso gli omosessuali sono il sintomo più preoccupante. Nel Levitico, del resto, si afferma chiaramente che gli omosessuali saranno sterminati.
18, 22: Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: è cosa abominevole. […] 18,29: Poiché tutti quelli che commetteranno qualcuna di queste cose abominevoli saranno eliminati dal mezzo del loro popolo.**
20, 13: Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro.**
I Phelps non hanno affatto a cuore la salvezza dell’anima dei loro concittadini: sono fermamente convinti di essere gli unici eletti e che solo restando all’interno della loro chiesa eviteranno l’ira di Dio e l’inferno. Sul loro sito si legge:
Dovreste essere così felici di averci qui. Stiamo diffondendo la Buona Novella secondo cui non tutti andranno all’inferno. Dovreste essere felici di averci qui a predicare, visto che tutto ciò che ottenete dagli innumerevoli cosiddetti “predicatori, preti, rabbini, imam” e altri leader spirituali in questa nazione non è che una quantità di chiacchiere sdolcinate e non conformi alle scritture. Noi diciamo la verità. Non siamo interessati a convincervi a cambiare: a quello ci pensa Dio.
Ritengono loro preciso dovere informare quante più persone possibile, e nel modo più diretto, offensivo ed eclatante, che il resto del mondo è destinato a un’eternità tra le fiamme. Lo fanno picchettando funerali di militari (violano il comandamento “non uccidere”, e lo fanno nel nome di una nazione che condona, tollera e addirittura esalta l’omosessualità), eventi d’intrattenimento (Dio odia il mondo dello spettacolo e gli esseri corrotti e perversi che lo compongono, tutti omosessuali o amici di omosessuali), eventi politici (Obama è l’anticristo), funerali di vittime dell’AIDS (Dio odia, soprattutto, gli omosessuali): tutti colpevoli di vivere un falso senso di sicurezza, nell’illusione dell’esistenza di un Dio amorevole o, addirittura, convinti dell’assenza di un Dio, pronti a lasciar passare ogni tipo di depravazione. “Fags eat feces – dirà Shirley Phleps-Roper, madre di Megan e Grace, a Louis Theroux – that’s a fact, hun.” (I froci mangiano le feci; questo è un dato di fatto, tesoro.)
La storia della Westboro Baptist Church, riportata nel documento Addicted to Hate, comincia con un diciottenne Fred Phelps che, ordinato pastore e ai suoi primi passi come predicatore itinerante, si distingue per la violenza oratoria e, talvolta, fisica: da ex-pugile, pare abbia minacciato in almeno un’occasione di tacere a pugni qualche forma di dissenso nei confronti di una predica. Messa su famiglia e trasferitosi a Topeka, Kansas, Phelps convince la congregazione battista a cui appartiene ad affidargli una nuova chiesa. A edificio costruito, il brillante, giovane pastore e padre di famiglia dimostra la brutalità delle sue prediche, alienando la maggior parte dei fedeli.
Fred Phelps avrà 13 figli con la moglie Marge, tutti e 13 vittime di continui abusi psicologici e fisici, raccontano le testimonianze dei fuoriusciti, da parte del padre – d’altra parte, uno dei versi della Bibbia più citati dagli integralisti dell’educazione severa è “spare the rod, spoil the child” (se eviti la verga vizi il bambino, circa) –, nucleo fondante della WBC. Di questi, nove fanno ancora parte della chiesa insieme alle relative famiglie e ai numerosissimi figli.
Dopo essere rimasto coinvolto in qualche tafferuglio legale, Phelps si convinse che l’unico modo per tutelare sé stessi e la propria famiglia fosse conoscere la legge: si immerse negli studi fino a diventare avvocato, avviando poi una fortunata carriera e facendosi incidentalmente un nome come difensore dei diritti civili. La cosa andò così: in Kansas, e negli Stati Uniti in generale, negli anni Sessanta e Settanta c’era grande movimento per quanto concerneva i diritti dei neri. Phelps ne approfittò per costruirci sopra una professione, minacciando cause legali per le ragioni più disparate e concludendo i patteggiamenti prima ancora di entrare in tribunale. Al tempo questo comportò per il Kansas un avvocato estremamente litigioso e ingestibile, e dalle sospensioni si passò a una radiazione definitiva; oggi, l’America patisce le conseguenze di una chiesa di estremisti composta quasi interamente da avvocati.
Diversi figli e nipoti di Fred Phelps hanno lasciato la famiglia e la congregazione.
Mark, Katherine, Nate e Dorotha Phelps, figli di Fred, hanno lasciato la chiesa ancora giovanissimi per allontanarsi dall’ambiente di abusi psicologici e fisici messi in atto dal padre. Dorotha, avvocato residente nell’area di Kansas City, ha dovuto cambiare il proprio cognome per ragioni di privacy e per poter continuare a esercitare la professione al riparo da pregiudizi.
Libby Phelps, figlia del primogenito (e omonimo) di Fred Phelps, ha abbandonato la chiesa dopo aver patito continue offese da parte dei famigliari per aver indossato un bikini. Secondo la WBC, una donna non può mostrare le quattro b – boobs, belly, back, bottom (tette, pancia, schiena, sedere) – e deve coprire la testa in chiesa.
Megan e Grace Phelps-Roper, figlie di Shirley Phelps-Roper (la più mediaticamente attiva tra i figli di Fred), hanno lasciato la chiesa di recente per conflitti ideologici.
Lauren Drain, figlia di una delle poche famiglie che si sono unite volontariamente (inteso come: senza esserci nate dentro) alla chiesa, se n’è andata qualche anno fa e ha pubblicato a marzo la sua biografia.
La WBC è da tempo nel mirino degli hacker del gruppo Anonymous, che negli ultimi mesi hanno oscurato il loro sito, tentato di contrastare i loro picchetti e creato una pagina Facebook satirica da cui hanno risposto alle intenzioni di picchettare i funerali delle vittime di Boston. Tutto questo incontrando la soddisfazione dei diretti interessati: le azioni di Anonymous li aiutano a diffondere ulteriormente il loro messaggio di odio divino.
Resta da capire una cosa: perché sono importanti? Perché, nel mio piccolo, ho scelto di aiutarli a farsi sentire da qualche persona in più e non di ignorarli? Sono due domande che mi lasciano qualche insicurezza, ma ci provo: perché è probabile che si parlerà parecchio di estremismi religiosi, in relazione all’attentato terroristico di Boston, ed è importante ricordare che estremismo non è sinonimo di Islam. Questa è una cosa. La seconda è che l’intera attività della WBC si basa su una spinta all’estremo dei diritti sanciti dal primo emendamento, quello che riguarda libertà di parola e di culto, che rende grandi gli Stati Uniti e che causa anche un sacco di grane. Quando è stata messa in discussione la loro facoltà di testare fino a questo punto i limiti del primo emendamento, la Corte Suprema ha sentenziato che hanno ragione loro, che picchettare i funerali rientra nel loro diritto. Nessuna conclusione, solo qualcosa su cui riflettere.
* Non saranno così prolifici per sempre, a meno di improvvise e decise svolte: la WBC è estremamente chiusa verso l’esterno per quanto riguarda l’inclusione di nuovi membri, e d’altra parte sembra che ben pochi abbiano fretta di abbracciare una fede così violenta, da cui si sono distanziate tutte le principali chiese cristiane (tra cui quella Battista). Dato che ci si può sposare solo all’interno della chiesa e che quasi tutti i membri sono consanguinei, o si daranno all’incesto (improbabile: la Bibbia lo vieta) oppure i Phelps si estingueranno entro la prossima generazione. I nipoti di Fred Phelps definiscono già il matrimonio come circostanza improbabile e dichiarano che non è nel loro interesse trovare un compagno o una compagna.
A margine, è interessante notare che una sorta di censimento online dei Phelps (vagamente inquietante, riporta per ognuno indirizzo esatto, foto e numeri di telefono), aggiornato al 2013, segnala l’esistenza di 92 membri della chiesa, pur contando anche alcuni recenti fuoriusciti come Lauren, Megan e Grace. Alcuni di questi fanno parte, secondo l’elenco, di un movimento chiamato “Christian Identity”: non male per le pretese di difensore dei diritti dei neri che millanta Phelps Sr.
** Una piccola nota su di me, qui: la mia ignoranza della Bibbia e delle sue interpretazioni è notevole. Sono cresciuta atea, ho letto qualcosa della Bibbia per pura noia quando ero adolescente, memorizzando quasi nulla a parte i passaggi divertenti. Continuo a essere atea e leggo i testi sacri delle diverse religioni solo in cerca di passaggi precisi, quindi mi manca un quadro veramente completo di contenuti che, andando a memoria, ricordo comunque spesso contraddittori.