domenica 4 Dicembre 2022
C’è un dibattito in Austria intorno al ridimensionamento di quello che è noto come uno dei più antichi (se non il più antico) quotidiani del mondo, la Wiener Zeitung . Il giornale è di proprietà statale e il governo ha annunciato l’estate passata un piano per trasferire sul web l’obbligo di pubblicare per legge gli annunci di interesse pubblico, che costituiscono la maggiore fonte di ricavo del giornale stesso. Adesso quel piano sta diventando esecutivo, e per far fronte alla contrazione dei ricavi la Wiener Zeitung diventerà un giornale solo digitale e con una pubblicazione cartacea mensile. Ci sono state proteste e richieste di mantenere un sovvenzionamento pubblico, ma gli argomenti sembrano essere soprattutto sentimentali , oltre che di occupazione: l’obbligo di pubblicazione di annunci di interesse pubblico sui giornali di carta – data la misura assai relativa della loro accessibilità e diffusione odierna, rispetto ai canali online per giunta più economici – è diventato in tutto il mondo piuttosto anacronistico , oltre che costoso per la collettività. Lo stesso direttore ha pacatamente ammesso che «non siamo eroi né vittime, un illustre passato non è abbastanza per affrontare il futuro, ma facciamo un buon giornale e vorremmo continuare a farlo». La storia è stata raccontata in Italia su Repubblica lunedì scorso.
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