domenica 23 Luglio 2023
I social network sono sempre più una concorrenza per i giornali e per i siti di news non solo rispetto al servizio di informazione: è infatti vero, come dicono molte recenti ricerche, che sempre più persone, soprattutto giovani, si informano su TikTok o su Instagram o su YouTube. Ma è soprattutto vero che cresce sempre di più il tempo che le persone passano su queste piattaforme, a prescindere dai video, post o contenuti che sfogliano: e quindi rimane loro sempre meno tempo per altre attività, compresa la consultazione di siti e testate giornalistici.
È la considerazione che fa anche Bryan Goldberg in un’intervista al sito britannico PressGazette. Goldberg è l’editore americano di alcuni siti di informazione (anche l’ultima versione di quello che si chiamava Gawker, di nuovo chiuso da poco) tra cui un popolare femminile che si chiama Bustle. E la direzione in cui andare per sottrarsi all’impossibile competizione con i social network, con le piattaforme e con i video, dice Goldberg, è via dal web: con le newsletter, con gli eventi, e in tutti i contesti in cui non c’è concorrenza né dipendenza da Meta, Google, TikTok, eccetera, e in cui si può creare una relazione più solida e protetta con i propri utenti.
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