domenica 23 Febbraio 2025
Un incidente di notizia falsa data da RaiNews giovedì è utile a raccontare due fattori assai frequenti nell’informazione italiana contemporanea.
Il primo, più recente, è una ulteriore sudditanza dell’informazione della tv di stato nei confronti della maggioranza di governo: inclinazione che c’è sempre stata, per definizione stessa di cosa è la Rai e di come vengono scelti e nominati i suoi dirigenti e le sue priorità (dal parlamento e dal governo), ma che durante questa legislatura ha superato molti pudori. E quindi l’informazione Rai tende a promuovere positivamente le attività del governo e ad attenuare assai le sue inadeguatezze.
Il secondo fattore è più interessante perché è più radicato nelle abitudini di tutti i mezzi di informazione, ma a sua volta è diventato ancora più influente negli ultimi anni. È, fra tutte le fragilità del giornalismo italiano che riguarda le questioni della giustizia, l’intensificazione delle notizie che riguardano i successivi passaggi legali delle vicende giudiziarie. Da quando i meccanismi dell’informazione online e le necessità di ottenere attenzioni e clic hanno moltiplicato le notizie pubblicate dai siti di news, e spinto ad esaltare ed enfatizzare notizie interlocutorie, parziali e a volte persino insignificanti, i giornali tendono a dare spazio e titolazioni forti a tutti i vari e precari sviluppi delle inchieste e dei processi: aperture di fascicoli, avvisi di garanzia, notizie di indagati, richieste di rinvio a giudizio, rinvii a giudizio, apertura di processi, richieste dell’accusa, sentenze di primo grado, vengono tutte annunciate con lo stesso rilievo ed enfasi: in spregio alla presunzione di innocenza, ma anche alla comprensione di chi legge le relative titolazioni come condanne definitive o quasi.
Le due tendenze descritte, l’una insieme all’altra, hanno generato giovedì a mezzogiorno questo titolo pubblicato da RaiNews: “Assoluzione per Delmastro”. La storia era quella della divulgazione da parte del sottosegretario Delmastro di informazioni coperte dal segreto d’ufficio. Accusa per la quale, però, Delmastro non solo non era stato ancora giudicato (e quindi assolto) ma sarebbe stato condannato alcune ore dopo. A mezzogiorno quello che si sapeva era che il pubblico ministero aveva “chiesto l’assoluzione”, ma sarebbe stato poi contraddetto dai giudici che hanno ritenuto Delmastro colpevole.
Il direttore di RaiNews ha sostenuto – dopo avere ricevuto estese critiche – che si trattasse di una inevitabile e normale sintesi di titolazione rispetto alla richiesta del pubblico ministero. Sintesi in questo caso ingannevole e falsificatrice, e scusa del tutto fragile: le parti civili avevano chiesto la condanna di Delmastro, ma RaiNews non ha titolato per sintesi “Condanna per Delmastro” (giustamente).
Qui c’è un giudizio del Foglio sulla vicenda, assai critico.
(gli articoli successivi pubblicati sul sito di RaiNews illustrano ulteriormente la prima tendenza assolutoria: in uno, a fronte della stessa ammissione di Delmastro e della sentenza si dice che “Delmastro avrebbe rivelato…”)
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