domenica 13 Ottobre 2024
La redazione del quotidiano britannico Daily Telegraph è preoccupata per il futuro dell’imparzialità del giornale, ora che Dovid Efune è stato indicato come probabile prossimo proprietario.
Efune, già editore del sito conservatore americano New York Sun, ha fatto un’offerta da 550 milioni di sterline per acquisire il Telegraph e la sua versione domenicale, il Sunday Telegraph, nelle fasi finali di un’asta che dura da giugno 2023. L’offerta di Efune è sostenuta da società di investimenti statunitensi e canadesi.
L’inquietudine all’interno della redazione, scrive il Guardian, è legata soprattutto alle posizioni molto decise sul conflitto in Medio Oriente che Efune ha espresso sui social e in pubblico.
Dovid Efune ha 39 anni, è nato a Manchester e a undici anni ha interrotto l’educazione tradizionale per formarsi in scuole ebraiche focalizzate sullo studio della Torah. Nel 2008 si è trasferito negli Stati Uniti per dirigere l’ Algemeiner Journal, un giornale rivolto alla comunità ebraica di New York di cui ha curato la transizione dallo yiddish all’inglese.
Nell’ottobre del 2023, a una serata di gala organizzata dall’ Algemeiner – di cui non è più direttore – parlando del conflitto tra Israele e Hamas, Efune ha sostenuto che sia necessario “combattere con ogni articolo e ogni titolo, nelle trincee di Facebook, X/Twitter e Instagram, e TikTok; e in ogni angolo buio nel grande campo di battaglia delle idee”.
In un tweet del 2 ottobre 2024 Efune ha scritto che “quando Israele dirigerà tutta la sua furia direttamente sul regime iraniano (…) per prima cosa decapiterà la sua leadership attraverso una serie di attacchi mirati e omicidi” e che si aspetta “che l’Ayatollah stesso sia nel mirino”. Ha aggiunto che quando questo avverrà “lo stato ebraico avrà assicurato un futuro migliore per gli iraniani e per la regione, e un mondo più sicuro per tutti i nostri bambini”.
Il Telegraph è uno dei più letti quotidiani britannici, storicamente di orientamento conservatore e riferimento per buona parte dell’elettorato Tory: ha sostenuto il candidato conservatore a ogni elezione politica dal 1945.
Una fonte della redazione del Telegraph ha detto al Guardian che, nonostante le posizioni del giornale siano già pro-Israele, il timore è che Efune possa trasformare il Telegraph nella propria piattaforma di propaganda. È in corso una verifica sull’offerta di Efune, che dovrebbe svolgersi in questi giorni e che durerà qualche settimana, e che dovrebbe approfondire anche le intenzioni e i progetti di Efune sul giornale.
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