domenica 9 Gennaio 2022
Il quotidiano Domani ha pubblicato un articolo sul tema dei “micropagamenti” per i giornali, ovvero l’opportunità per i lettori di acquistare copie singole o addirittura singoli articoli, che è spesso evocata dai lettori interessati, ma che le aziende editoriali valutano non conveniente (ne avevamo scritto qui e qui).
“Insomma, la sensazione è che non siano i micropagamenti a compromettere la sostenibilità di queste piattaforme: sono proprio gli utenti a non essere interessati agli “Spotify delle news”. Per quale ragione? Probabilmente, perché il successo di Spotify o di Netflix è legato al fatto che gli utenti sono abituati a cercare attivamente la musica o le serie tv che gli interessano.
Il percorso è invece inverso per quanto riguarda l’informazione online, da cui i lettori (occasionali) vengono spesso raggiunti quasi casualmente: sui social, su WhatsApp, in seguito a una ricerca su Google e altro ancora.
Gli articoli, a differenza di musica e serie tv, sono qualcosa in cui la maggior parte dei lettori incappa accidentalmente, mentre i lettori più assidui preferiscono abbonarsi alla singola rivista da cui si sentono più rappresentati. È probabilmente per questo che piattaforme come Blendle o Apple News+ non riescono a sfondare”.
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