domenica 5 Maggio 2024
“Traffic”, il libro di Ben Smith pubblicato in Italia da Altrecose (il brand editoriale del Post con Iperborea) esce mercoledì, e si può già ordinare qui. Racconta di come internet e i media digitali – e il mondo, forse -sono diventati quello che sono oggi, illudendosi di diventare altro, attraverso le storie dei protagonisti di questi due decenni, Smith compreso.
” C’è una battuta nell’opera teatrale Rosencrantz e Guildenstern sono morti di Tom Stoppard che mi è tornata in mente quella volta che il mio editor mi ha fatto notare che forse Jonah e io, pensandoci come protagonisti della storia, stavamo in realtà vivendo la storia di qualcun altro. «Il nostro errore è stato salire su una nave», osserva Guildenstern nel finale. «Certo, possiamo muoverci, cambiare direzione. Ma ogni nostro movimento è contenuto in un movimento più vasto che ci spinge avanti inesorabilmente, come il vento e la corrente». Vent’anni prima Jonah aveva scommesso con il suo amico Cameron Marlow che poteva controllare Internet, e forse più di chiunque altro, a parte Mark Zuckerberg e Donald Trump, ha cercato e a volte è riuscito a governare il nuovo mezzo. Ma il mezzo non poteva contenere il messaggio. In pratica, «Internet» è diventato la società stessa; le forze che sono arrivate a dominarlo – il populismo di destra e di sinistra, soprattutto – sono forze sociali, non digitali. I geni che hanno avuto successo in quest’epoca non hanno dominato queste forze: ne sono diventati i contenitori, come Trump, oppure come Zuckerberg, hanno offerto loro un canale. Jonah ha cercato di plasmarle, ma quasi sempre anche un genio non può fare molto di più che assistere all’arrivo di queste forze e farsi trascinare”.
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