domenica 22 Gennaio 2023
Venerdì sera è arrivata nelle redazioni la notizia che la Federazione Gioco Calcio aveva deciso una pena molto severa contro la società della Juventus per il caso delle cosiddette “plusvalenze” ( spiegato qui ). L’aspetto interessante per questa newsletter è che la Juventus è di proprietà dello stesso gruppo e della stessa famiglia che possiedono GEDI, la più grande azienda giornalistica italiana, che pubblica tra gli altri i quotidiani Repubblica e Stampa . E se durante gli sviluppi dei mesi scorsi i due quotidiani avevano mostrato discreti equilibrio e autonomia nel trattare la questione, su questa sentenza hanno preso posizioni molto più esplicitamente critiche delle altre testate e molto difensive per la società del gruppo. “Un giudizio frettoloso” è stato il titolo del commento in prima pagina di Repubblica (quotidiano romano) e alle obiezioni della società – relative sia alla pesantezza della pena che alle assoluzioni di altre squadre accusate – è dato grande spazio in titoli e articoli; idem sulla Stampa di Torino – a cui si possono attribuire maggiori indulgenze in ragione invece del proprio pubblico di lettori – che ha titolato un commento molto scettico “Quelle ‘strane’ assoluzioni, nessuno paga se non la Juve”. Il Corriere della Sera (il cui editore possiede peraltro l’altra squadra torinese), pur notando la severità della pena, ha offerto meno spazio alle ragioni difensive e ha dedicato un articolo accessorio alle “telefonate dei dirigenti” particolarmente incriminanti.
E ancora oggi domenica il titolo in prima pagina di Repubblica era sulle “incognite della sentenza” e quello del Corriere della Sera sui “perché della condanna”.
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