domenica 5 Novembre 2023
Come racconta il Post, “Condé Nast, la grande casa editrice statunitense che pubblica alcune tra le riviste più famose al mondo, tra cui Vanity Fair, il New Yorker e Vogue, ha fatto sapere che licenzierà il 5 per cento del proprio staff, pari a circa 270 dipendenti”.
L’azienda ha deciso anche di rinunciare allo sviluppo di una divisione interna che si sarebbe occupata di sfruttare il proprio archivio per lavorare a produzioni di serie televisive o cinematografiche. La riduzione dei dipendenti rientra nel contesto delle numerose notizie di licenziamenti nelle redazioni internazionali e delle relative difficoltà economiche di diversi giornali. Il New York Times ha citato una nota in cui l’amministratore delegato di Condé Nast Roger Lynch ha informato i dipendenti che i licenziamenti sarebbero necessari per il calo dei ricavi dalla pubblicità digitale, per la diminuzione del traffico proveniente dai social media e per il cambio di comportamento del pubblico: la maggior parte della crescita dell’attività video di Condé Nast sta avvenendo in formati come TikTok e YouTube Shorts, che però sono meno redditizi: “i video più lunghi su YouTube sono in calo di anno in anno. Si tratta di un cambiamento [di abitudini] del pubblico, ma anche di YouTube che insegue ciò che vede su TikTok”. Dopo diversi anni Condé Nast aveva registrato un profitto nel 2021, e anche nel 2022 i ricavi sono cresciuti ma non raggiungendo l’obiettivo prefissato: Lynch prevede un leggero calo nelle entrate dalla pubblicità anche se i ricavi derivanti dagli abbonamenti digitali e dall’e-commerce sono aumentati, considerando però che sia gli abbonamenti che l’e-commerce rappresentano una parte più piccola rispetto alle entrate pubblicitarie.
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