domenica 6 Febbraio 2022
James Fallows è un illustre giornalista americano di 72 anni, che è stato a lungo uno degli autori più importanti del magazine Atlantic (oggi uno dei siti di approfondimento e news più importanti e riusciti), ha scritto per molte altre testate e per due anni ha fatto anche lo speechwriter del presidente Jimmy Carter. Da qualche mese ha una newsletter su Substack, in cui questa settimana ha descritto alcuni meccanismi con cui fatti e notizie non falsi o infondati vengono messi in contesti che ne forzano l’interpretazione (“framing the news”), ingannando i lettori. Uno di questi, riconoscibile anche in molta produzione giornalistica e saggistica italiana, è “stanno cercando di fregarvi” o “di prendersi ciò che è vostro”. Traducendo i suoi esempi nelle consuetudini giornalistiche italiane, può essere “la casta”, “il gender”, “i clandestini”, “l’Europa”, ma anche “la sinistra”.
«Può riferirsi a chiunque e a qualunque cosa. Ma sono loro. Imbrogliano e complottano contro di voi. E contro la gente come noi. È una triste ma fondata verità della vita che più le persone invecchiano e più sono predisposte a una lettura del mondo “qualcuno vuole fregarmi”».
Fallows spiega che “un pubblico spaventato è un pubblico fedele”, e questo tipo di narrazione dei fatti – che li confeziona suggerendo pericoli diretti esplicitamente verso il lettore, o spettatore – è un successo in termini commerciali, ma tossico per la convivenza civile, e attecchisce di più presso i pubblici più anziani. Da noi, è facile vederlo dispiegato nelle titolazioni che privilegiano l’indicazione di nemici, responsabili e capri espiatori rispetto alla descrizione degli eventi e fatti in questione.
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