domenica 2 Giugno 2024
Mathew Ingram, giornalista assai esperto sulle trasformazioni dell’informazione digitale, ha scritto sulla Columbia Journalism Review “dieci domande” sulla base delle quali affrontare il rapporto potenziale con le “intelligenze artificiali” all’interno dei giornali: cercando di mettere un po’ d’ordine in un tema molto discusso e citato ma ancora molto incerto.
1. Stiamo cercando di salvare i posti di lavoro o il senso del giornalismo?
2. Meglio fare causa alle società di AI o vendere loro i propri contenuti?
3. Le AI elimineranno il ruolo di intermediazione dei giornali?
4. Qual è la priorità di ciascuna impresa giornalistica?*
5. Quali sono i bisogni del pubblico?
6. Quali sono gli esperimenti più accessibili da fare con le AI?
7. Come si entra nell’ordine di idee che tutto continuerà a cambiare?
8. Che conseguenze ha l’AI per la fiducia del pubblico?
9. Quali sono i punti di forza di ogni giornale, su cui sfruttare le AI?
10. Le AI possono aiutare il giornalismo locale, quello più impoverito in questi anni?
* Ingram usa qui l’espressione “stella polare”, che è diventata l’ultimo grido nei giornali da un paio di anni: “capire quale è la propria stella polare”, ovvero scegliere il proprio obiettivo prioritario e il modo di misurarlo, è un’istruzione di moda e ripetuta ovunque, saggia e generica al tempo stesso.
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