domenica 12 Dicembre 2021
Qualche settimana fa Daniela Santanchè – che oggi è senatrice del partito Fratelli d’Italia – ha dato le dimissioni da presidente del consiglio di amministrazione e amministratrice delegata di Visibilia Editore: che è una società editoriale di cui Santanchè resta tuttora azionista di maggioranza e che pubblica diverse riviste come Villegiardini, Ciak, Pc Professionale (fino al 2014 del Gruppo Mondadori). Le più note però sono probabilmente i settimanali scandalistici e di gossip Visto e Novella2000, che furono acquisiti nel 2015 dalla precedente società editoriale di cui Santanchè era azionista di maggioranza, Visibilia Magazine (entrambe le testate erano state nel grande gruppo RCS, quello che possiede il Corriere della Sera, fino al 2013). Nel 2017 Visibilia Magazine venne mandata in liquidazione e furono licenziati tutti i dipendenti di Visto e Novella2000 (14 tra giornalisti e impiegati). Contestualmente venne aperta una nuova società editoriale, Visibilia Editore appunto, che riprese a pubblicare tutte le testate di Visibilia Magazine, affidando però la realizzazione di Visto e Novella2000, a quel punto senza giornalisti, a dei “service” esterni (sono strutture editoriali create per produrre contenuti per altri). Dopo diverse proteste del Comitato di redazione dei due settimanali – che sosteneva che la liquidazione fosse stata usata in maniera strumentale per licenziare i dipendenti – e il giudizio di un tribunale, Visibilia Editore aveva dovuto riassumere giornalisti e impiegati di Visto e Novella2000.
Tutto questo contesto serve a capire meglio il rapido declino dei due settimanali negli ultimi anni. Negli anni Settanta Novella2000 comunicava una diffusione di oltre 700mila copie: Visto invece era nella sua massima diffusione ancora nel 2007, con oltre 200mila copie, quando Novella2000 era intorno alle 150mila. Quando li comprò Visibilia Magazine, nel novembre del 2015, erano già scesi rispettivamente intorno alle 40 e 50mila copie diffuse. Soltanto un mese più tardi, mentre Visto era rimasto più o meno stabile, Novella2000 aveva perso circa 10mila copie. A dicembre 2015 erano anche i due settimanali italiani con la maggiore percentuale di reso, cioè le copie invendute che finiscono al macero, oltre il 70 per cento (tra le molte accuse che il Cdr dei due giornali aveva rivolto all’editore nel 2017 c’era la «totale incapacità nel gestire la diffusione di Visto e Novella2000»). Da gennaio 2020 i due settimanali vengono venduti insieme: i dati sulla loro diffusione non sono più disponibili da alcuni anni perché non sono iscritti ad ADS, la società che li rileva, ma sul sito di Visibilia Editore c’è scritto che Visto raggiunge «una diffusione di circa 50mila copie, grazie anche all’abbinamento con altri settimanali» (Novella2000 sul sito non è menzionato). Nonostante possano essere venduti anche singolarmente, è verosimile che il dato sulla diffusione – seppure non del tutto sovrapponibile – sia valido per entrambe le testate, che in edicola si trovano impacchettate in coppia.
La società Visibilia Editore ha dichiarato perdite per 550mila euro nel primo semestre del 2021, e non ha mai avuto conti molto in salute. Il nuovo amministratore delegato sarà scelto questa settimana.
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