domenica 19 Gennaio 2025
Il sito del tabloid britannico Daily Mirror ha introdotto una pratica che era stata molto considerata nel primo quindicennio del secolo e adesso suona anacronistica, ma ha delle spiegazioni contemporanee: la creazione di obiettivi di visualizzazioni per gli articoli da assegnare ai propri giornalisti. Secondo quello che ha raccontato il sito PressGazette gli obiettivi vanno dalle 250mila al milione di visualizzazioni a seconda dei giornalisti (obiettivi molto alti) e in caso di mancato raggiungimento sarebbero previsti soltanto dei confronti su come migliorare i risultati, ma è anche vero che alcune collaborazioni sono state eliminate proprio perché non facevano sufficiente traffico.
La scelta riflette due tendenze del presente di alcune imprese giornalistiche: una riguarda le non poche testate che non sono riuscite finora a spostare le proprie priorità di business sugli abbonamenti (di solito per insufficiente competitività della propria produzione giornalistica e/o debole legame coi lettori) e quindi continuano a dover investire molto sui declinanti ricavi pubblicitari; l’altra è la necessità di attenuare le perdite di ricavi pubblicitari conseguenti al minor traffico generato da Google e Facebook, che in questi ultimi due anni stanno sempre più riducendo le proprie attenzioni alle news.
Naturalmente è difficile che la qualità dell’informazione benefici della priorità data al traffico e ai click: ma stiamo parlando comunque di un quotidiano appartenente alla categoria dei tabloid britannici, in cui la qualità, l’etica e l’accuratezza non hanno mai governato le scelte. Questa è la homepage del Mirror.
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