domenica 26 Novembre 2023
Il governo canadese ha approvato una serie di sovvenzioni per i giornali, interessante in anni di dibattiti sulle necessità e sui limiti dei contributi pubblici all’informazione. I giornali coinvolti potranno avere esenzioni fiscali equivalenti fino al 35% degli stipendi dei loro dipendenti che non superino gli 85mila dollari annui (le esenzioni esistevano già ma sono state aumentate). Ad averne diritto sono, secondo le norme, le testate “dedicate alla produzione di news originali” e “concentrate prioritariamente su argomenti di interesse generale e di attualità, compresa la copertura delle istituzioni e dei processi democratici”. Non esistendo in Canada (e in molti paesi del mondo) la qualifica ufficiale di “giornalista” come in Italia, i beneficiari sono indicati come “chi lavori almeno 26 ore settimanali e dedichi almeno il 75% del suo lavoro quotidiano a raccolta, reporting, scrittura o ricerca di notizie”.
In Canada governo e giornali maggiori si sono trovati solidali nei mesi scorsi contro la decisione di Meta di sospendere la diffusione dei contenuti giornalistici su Facebook e Instagram in reazione al progetto di una legge che obblighi le piattaforme a maggiori compensi per i giornali stessi (Google ha annunciato la stessa scelta se la legge sarà approvata).
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