domenica 9 Giugno 2024
È stato senza dubbio un successo giornalistico di Repubblica – questa settimana – la pubblicazione delle chat del portavoce del ministro Lollobrigida, Paolo Signorelli, dai contenuti antisemiti e fascisti. Che ha avuto un impatto forte presso una quota di lettori ed elettori, è stata ripresa da tutte le altre testate, ha costretto alla prudente “autosospensione” Signorelli stesso, e ha smentito l’impegno dei giornali vicini al governo che al tempo della nomina di Signorelli avevano definito pretestuose le critiche che la nomina aveva ricevuto (Signorelli è nipote di uno storico esponente neofascista).
Resta, alla riflessione, che molto spesso gli “scoop” maggiori in Italia – è anche questo il caso – sono il risultato non di articolati e autonomi lavori investigativi ma di accesso a documentazioni giudiziarie che fanno parte di inchieste della magistratura in corso.
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