domenica 4 Giugno 2023
Cory Doctorow fu uno dei più precoci esperti e studiosi delle innovazioni digitali, tra gli anni Novanta dello scorso secolo e il primo decennio di questo, quando erano ancora in pochi a essere capaci di analisi competenti su quello che stava succedendo: e uno dei più seguiti nelle vivaci comunità dei blogger di allora. Da allora ha continuato a seguire gli sviluppi delle culture digitali e delle innovazioni tecnologiche e lil mese scorso ha iniziato a pubblicare una serie di riflessioni e proposte per affrontare quella che sostiene essere una questione di vita o di morte per il giornalismo, ovvero la sproporzione di forze tra gli interessi dell’informazione e quelli delle grandi società tecnologiche (Apple, Meta, Amazon, Google, Microsoft). Le quattro proposte che sta articolando nei suoi successivi interventi sono:
– ridurre le dimensioni e il potere delle strutture di gestione della pubblicità dentro queste grandi società.
– ridurre l’invasività delle piattaforme nel raccogliere informazioni e proteggere maggiormente la privacy degli utenti.
– liberalizzare la concorrenza tra gli app store e la condizione duopolistica di Apple e Google.
– limitare l’arbitrio degli intermediari nell’influenzare i contenuti che gli utenti vedono online.
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