domenica 17 Dicembre 2023
Una newsletter del sito americano GQ ha riflettuto sui nuovi destini delle riviste, che in molti casi stanno spostando le loro attrattive verso la propria qualità di prodotto estetico piuttosto che contenitore di letture, e venendo acquistate più per essere esposte quasi come duraturo oggetto di arredamento che come passeggero veicolo di informazione. Il fenomeno delle “belle riviste” naturalmente esiste da decenni, come esistono da decenni i suoi ammiratori, ma la crisi di ruolo dei magazine ha reso questo aspetto ancora più rilevante.
“Le riviste ora sono prodotti: simboli di buon gusto, da essere esibiti sul tavolino del soggiorno o sulla scrivania per mostrare a chi passa che non sei il tipo che passa tutto il proprio tempo a scorrere lo smartphone. Lo stesso processo che ha riportato di moda i vinili quando erano stati dati per morti da un pezzo adesso sta spingendo le riviste”.
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