domenica 10 Dicembre 2023

Riduzioni in Italia

Il sito specializzato di media e pubblicità Prima Comunicazione ha riferito dell’intenzione dell’editore Riffeser di portare in cassa integrazione circa cento collaboratori con forme contrattuali che secondo il sindacato dei giornalisti non lo consentirebbero. Andrea Riffeser Monti è il proprietario del gruppo a cui appartengono i quotidiani Nazione (di Firenze), Resto del Carlino (di Bologna) e Giorno (Milano), insieme alla testata nazionale che li raggruppa Quotidiano Nazionale , ed è anche capo dell’associazione degli editori di giornali, la Fieg.
“Tutto questo comporterebbe un inammissibile precedente nel panorama giornalistico che porterebbe a cambiare di fatto l’inquadramento di corrispondenti e collaboratori fissi”.

Invece il sito Professione Reporter, dedicato ai temi del giornalismo e a notizie sulle redazioni italiane, ha aggiunto un po’ di notizie sui grandi movimenti editoriali nell’editoria giornalista del Nordest, di cui aveva scritto il Post qui.

“Parte con la richiesta di 18 prepensionamenti tra i poligrafici l’avventura della Nem, Nord Est Multimedia Spa, la società editrice che fa capo a Enrico Marchi, presidente dello scalo aeroportuale di Venezia e presidente del Gruppo Banca Finint. Dal primo novembre Nel ha ufficialmente acquisito, per un cifra – mai in verità confermata – compresa tra i 30 e i 40 milioni, la titolarità delle sette testate venete e friulane ex Gedi, Il Corriere delle Alpi, Il Piccolo, Messaggero Veneto, La Nuova Venezia, Il Mattino di Padova, La Tribuna di Treviso e il sito NordEst Economia.
L’incontro, convocato dalla Nem nel primo pomeriggio di martedì 6 dicembre per discutere l’accordo sullo smart working, che scade a fine dicembre, e dunque per stabilire come e se rinnovarlo, è stata l’occasione per la nuova proprietà per comunicare ai Comitati di redazione delle sette testate che, oltre ai 18 poligrafici, sono previsti 35 prepensionamenti anche tra i giornalisti entro il 2024. Numero che, però, potrebbe salire a 40 se si dovesse scavallare il 2025. Interessati al prepensionamento sono i nati nel 1963. L’organico complessivo è ora di poco superiore alle 140 unità”.

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