domenica 25 Luglio 2021
Condé Nast è la grande multinazionale dei media che pubblica alcune delle testate più famose e autorevoli del mondo, tra cui Vogue, Vanity Fair, Wired, New Yorker, per dire le più note. Le versioni italiane di diversi di questi periodici (termine un po’ desueto, in tempi digitali) hanno concorso – soprattutto all’inizio del millennio, con l’introduzione di Vanity Fair e Wired – a un grosso rafforzamento della sezione italiana dell’azienda, che però è in difficoltà da alcuni anni, come tutte le aziende di periodici di questi tempi. Ci sono stati tagli e assestamenti, e adesso le notizie sono di una riduzione dell’autonomia italiana (e di altre sedi europee) e di un maggiore controllo delle testate da parte della sede europea a Londra: alcune direzioni saranno cancellate, e rimpiazzate da ruoli meno indipendenti di “coordinatori” che faranno capo a un’unica direzione londinese. Tra questi, quello del direttore di Vogue, occupato fino a oggi da Emanuele Farneti (da dopo la morte di Franca Sozzani che ne era stata direttrice per quasi trent’anni) che ha annunciato su Instagram la sua uscita.
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