domenica 15 Settembre 2024
Uno scambio nella rubrica delle lettere del Fatto di venerdì mostra quanto sia consapevole e rivendicata la consuetudine nei giornali italiani di attribuire parole mai pronunciate, ma invece presentate tra virgolette. Il presidente di Minerva Pictures Gianluca Curti si è infatti lamentato del titolo della sua intervista pubblicata il giorno prima: «Riconosco e confermo quanto trascritto nel corpo dell’articolo ma trovo assolutamente fuorviante, eccessivo e foriero di pessime strumentalizzazioni sia il titolo che l’occhiello, che strizzano l’occhio a idee e sottotesti che non sono frutto né del mio pensiero né del mio ragionamento». Il titolo dell’articolo era, tra virgolette, «”La riforma dei finanziamenti massacra il cinema italiano”», frase in effetti mai citata nell’intervista, come neanche un altro virgolettato nell’occhiello.
Alla lettera di precisazione – di “sorpresa e fastidio” – di Curti, il giornale ha risposto sostenendo che “titolo e occhiello riassumono quanto da lei dichiarato nell’intervista”.
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