domenica 17 Novembre 2024

Resistere costa, resistere paga

Ha fatto molto notizia, nel contesto degli abbandoni di Twitter/X da parte di molti account di diverse fama e rilevanza, la scelta del giornale britannico Guardian – una delle più importanti e seguite testate del mondo – che ha annunciato che non pubblicherà più i suoi contenuti su Twitter/X. Il Guardian ha spiegato che non cancellerà i propri account e che i suoi giornalisti continueranno a usare Twitter/X per la raccolta di informazioni e anche per pubblicare negli articoli eventuali tweet rilevanti.

La decisione è stata spiegata con ragioni etiche e “politiche” legate alla indiscutibile deriva di disinformazione presa da Twitter/X, ma in queste settimane – dopo la vittoria di Donald Trump – le scelte etiche dei giornali e quelle commerciali si stanno sovrapponendo con sempre maggior evidenza. La stessa comunicazione del Guardian si conclude con la richiesta di un contributo economico da parte dei lettori, e annunciare la propria “resistenza” alle minacce contro l’informazione e la democrazia – minacce reali – è ormai parte anche di un progetto di marketing, per molte testate. Va ricordato che per resistere alle minacce contro l’informazione e la democrazia c’è effettivamente bisogno di soldi, ma a volte sembra perdersi quale sia il mezzo e quale il fine.

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