domenica 19 Giugno 2022

Quel mare scuro

Il Secolo XIX è lo storico quotidiano di Genova, che in effetti nacque nel diciannovesimo secolo (però il giornale si chiama “Secolo decimonono”) e che nell’ultimo decennio è stato acquistato dal gruppo che possiede anche la Stampa ed è quindi poi confluito nella nuova società GEDI, insieme a Repubblica , a molte altre testate locali e altre proprietà editoriali. Negli ultimi dati di aprile ha dichiarato 26mila copie di diffusione con un calo del 14% rispetto a un anno fa, ed è il quarto quotidiano del gruppo, dopo Repubblica Stampa Messaggero Veneto (il quotidiano di Udine), e il nono tra tutti i quotidiani locali.
Dalla fusione in un’unica azienda con Repubblica Stampa , il Secolo XIX ha sofferto l’apparente mancanza di progetto lungimirante e unitario quanto le due testate maggiori ( sono tre degli otto quotidiani ad avere perso più copie in un anno, tra i primi venti per diffusione). E la redazione contesta da tempo una pretesa mancanza di visione e di risorse: lunedì ha pubblicato un comunicato rivolto ai lettori in cui dice che:

“i giornalisti del Secolo XIX sono in stato di agitazione dal 25 maggio scorso e hanno affidato al Comitato di redazione – con voto unanime da parte dell’assemblea – un pacchetto di due giorni di sciopero. Il motivo? I giornalisti, attraverso il Cdr, chiedono la sostituzione di colleghi usciti dall’azienda e non ancora sostituiti. Chiedono, inoltre, l’aumento dei compensi per corrispondenti e collaboratori i cui articoli sul web talora vengono pagati non più di 3 euro lordi ciascuno.
I giornalisti del 
Secolo XIX pretendono poi il rispetto del contratto e dell’orario di lavoro che viene quotidianamente e sistematicamente violato”.

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