domenica 13 Marzo 2022
Il Washington Post ha dedicato un interessante articolo a raccontare quali sono i molti fattori e variabili che concorrono alla scelta dei giornali di pubblicare immagini particolarmente impressionanti, a partire dalle cicliche discussioni che sono avvenute di nuovo questa settimana a proposito in particolare di una foto in Ucraina. Alcune questioni principali che è prezioso condividere sono:
– non ci sono regole universali, perché entrano in gioco molti elementi e condizioni peculiari. Ogni immagine è una storia in un contesto, e le ragioni da soppesare sono molte, cominciando dall’equilibrio tra il ruolo dell’informazione (informare, far capire, far “figurare” le cose e farle conoscere) e il rispetto dei destinatari delle immagini, ma con molti altri doveri e rischi che si confrontano.
– non è mai vero che un’immagine “non aggiunge niente”: ogni immagine aggiunge qualcosa alla conoscenza dei fatti, e la questione è se quello che aggiunge sia da sacrificare o no rispetto ad altri criteri. Il rispetto per le sofferenze delle persone ritratte, dei loro congiunti, dei lettori in genere.
– spesso la scelta di pubblicare viene equilibrata dal modo con cui le immagini vengono pubblicate, dalle preoccupazioni, dagli avvisi ai lettori che vogliano scegliere di non vederle.
Il Post aveva pubblicato delle considerazioni sullo stesso argomento intorno al dibattito sulla pubblicazione del video della caduta della funivia del Mottarone.
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