domenica 24 Settembre 2023

Prossimità

È stata una settimana di sfilate, a Milano: e sui tre-quattro quotidiani maggiori è stata quindi una settimana di grandi sovrapposizioni tra pagine pubblicitarie comprate da brand di moda e articoli o interviste dedicati a quegli stessi brand, in una consuetudine che assegna al giornalismo di moda una maggiore libertà di subordinarsi alla raccolta pubblicitaria. Lo sanno tutti, anche i lettori, quindi non ha grandi conseguenze di perdita di credibilità: tutt’al più limita la possibilità di trovare su quei quotidiani un lavoro giornalistico più libero e indipendente sui brand di moda (ma vedi sotto per un’eccezione).
Ma succede anche in altri settori e con altri inserzionisti, e per esempio questa settimana Il Corriere della Sera ha offerto un articolo giovedì a una campagna sostenuta dal sapone Dove che aveva acquistato due pagine di pubblicità martedì.
Diversi quotidiani hanno ospitato poi questa settimana una nuova puntata della campagna di Meta di promozione generica del suo “metaverso”, che negli ultimi mesi è stato descritto spesso come un progetto in difficoltà: Repubblica l’aveva fatta precedere da un’intervista con Nick Clegg, “presidente degli Affari globali” di Meta intitolata «Nick Clegg, l’ambasciatore di Meta per la scuola: “Ho visto le classi del futuro: saranno nel metaverso”».

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