domenica 9 Giugno 2024

Pochi ma buoni

Il sito britannico PressGazette ha intervistato Falk Schneider, che è il direttore “Premium” al quotidiano tedesco Die Welt , ovvero si occupa degli abbonamenti e della sostenibilità economica del lavoro giornalistico. La Welt è un quotidiano fondato in Germania nel 1946 e acquisito poco dopo da quello che oggi è uno dei più grandi gruppi editoriali internazionali, Axel Springer, che possiede anche il quotidiano europeo a maggiore diffusione, il tabloid Bild.

L’intervista a Schneider è interessante per molti aspetti, primo tra tutti il suo portare a ulteriori conseguenze la tendenza di questi mesi al superamento del “traffico” quantitativo come obiettivo dei giornali online in favore della creazione di una comunità di lettori più coinvolta, soddisfatta e fedele, anche se più ridotta. Schneider dice addirittura che il suo e altri giornali tedeschi – la Welt è un quotidiano autorevole di orientamento conservatore – devono prendere atto di avere forse esaurito il proprio potenziale bacino di abbonati (oggi 200mila per la Welt), e lavorare per estrarre maggiore valore economico da quello esistente. Aumentando i prezzi degli abbonamenti o offrendo nuovi prodotti e servizi a pagamento, e anche qualità giornalistica che conservi gli abbonati esistenti (diverso è il caso della Bild, a cui Schneider allude come a un giornale di minor qualità e di contenuti più attraenti per lettori occasionali, e che si permette sconti e promozioni eccezionali). Tra i fattori che garantisco una maggior fedeltà degli abbonati Schneider cita soprattutto la loro impressione di coinvolgimento, a cominciare dalla possibilità di commentare gli articoli.

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