domenica 12 Novembre 2023
I “supplementi” settimanali o mensili dei quotidiani – di fatto delle riviste – hanno avuto un periodo di grande prosperità nei due decenni a cavallo del cambio di secolo: si erano rivelati grandi contenitori di investimenti pubblicitari (la maggiore qualità percepita, la maggiore durevolezza, li rendevano attraenti) oltre che un’occasione per aumentare il prezzo del quotidiano nei giorni in cui il supplemento gli era allegato. Solo per citare i due quotidiani maggiori, parliamo per esempio di Sette e del Venerdì (nati entrambi nel 1987) o di IoDonna e di D : che divennero dei prodotti giornalistici seguiti e considerati quanto i quotidiani originari, con larghissime diffusioni, prima di essere travolti dalla crisi dei periodici degli ultimi vent’anni (oggi ciascuna di queste quattro testate dichiara diffusioni tra le 150mila e le 250mila copie: a fine anni Novanta erano tra le 600 e le 800mila). La scelta era stata fatta anche da altri quotidiani, ma in diversi casi quei supplementi sono stati poi persino chiusi: quelli esistenti però sono ancora dei discreti strumenti di vendita di pubblicità.
Era stata quindi interessante e particolare la scelta del Fatto di produrre una rivista allegata mensile nel 2017, Millennium: che però come raccoglitore di pubblicità sta facendo fatica. Dopo avere ridotto il formato prima dell’estate consentendo una riduzione dei costi della carta, il numero uscito questa settimana aveva venduto appena tre pagine di inserzioni su 132.
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