domenica 21 Novembre 2021
Difficilmente i maggiori quotidiani polemizzano apertamente tra loro, per una sorta di solidarietà che precede le rivalità e anche perché sono consapevoli dei rischi di ritorsioni e abbassamento del livello dello scontro. Lo fanno invece sempre più spesso i quotidiani delle “seconde file” che sono più abituati a quell’abbassamento e che della polemica e del vittimismo fanno un elemento di consenso e compattamento dei loro lettori affezionati. Nei mesi passati ci è capitato di segnalare alcuni esempi della scelta di rendere pubblici presso i lettori questi tipi di litigi, perché indicativi di qualcosa di più interessante; più spesso li trascuriamo perché appunto fini a se stessi: nel primo caso mettiamo però l’irritato annuncio di “azioni giudiziarie” del Fatto contro il quotidiano il Riformista (rinato come testata due anni fa dopo un periodo di maggiori visibilità e rilevanza tra il 2002 e il 2012, quando venne chiuso) perché la polemica è in relazione con la recente decisione del Fatto di creare una “fondazione umanitaria”.
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