domenica 9 Giugno 2024

Pensa forte

Venerdì Repubblica ha inaugurato sulle proprie pagine una campagna pubblicitaria decisamente nuova – benché questo tipo di messaggio sia stato usato negli anni passati da altre testate internazionali – e che attrae sicuramente l’attenzione. La campagna cerca di convertire in raccolta di abbonamenti a pagamento un eventuale consenso dei lettori nel percepire Repubblica come strumento politico di opposizione contro il governo di destra: un tipo di comunicazione che su molti giornali è quotidianamente presente, ma implicito. Mentre Repubblica ha deciso di farne direttamente una pubblicità, affidandola a un’agenzia e a un design “patinato”. Ma in particolare la pagina sfrutta e reagisce a un precedente messaggio di propaganda elettorale dell’account di “Atreju” (il festival del partito di governo Fratelli d’Italia), per dire ai propri lettori che la loro opposizione alla destra si può esplicitare abbonandosi al giornale (il messaggio ha qualche limite di immediatezza per la non facile identificazione del soggetto “Atreju”).

La scelta è ulteriormente interessante rispetto al percorso di Repubblica di questi anni. Da quando ha cambiato proprietà, infatti, e col nuovo direttore, erano state ripetutamente annunciate intenzioni di cambiare corso rispetto all’opposizione battagliera contro il centrodestra che aveva fatto la storia e i successi commerciali del quotidiano fino a quel momento: di attenuare l’identità “di sinistra”, di rivolgersi a lettori di ogni opinione, di puntare allo stesso pubblico “moderato” del concorrente Corriere della Sera. Ma poi sono successe almeno un paio di cose rilevanti: la pessima reazione dei lettori (e collaboratori, e giornalisti) e quindi i grandi cali di diffusione di questi anni, con stabile sconfitta nella competizione col Corriere, che hanno suggerito di riportare in parte il giornale su posizioni di opposizione; e le tensioni tra il governo e la proprietà del gruppo editoriale, in cui si sono aggrovigliate le scelte del giornale e gli interessi dei maggiori business della proprietà stessa, quelli nel settore della produzione automobilistica.
E ora tutto questo è sancito dall’ufficio marketing: volendo fare una sintesi sommaria, sono ora richieste e opportunità di business che stanno riportando Repubblica a fare Repubblica, con le forme conseguenti.

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