domenica 6 Ottobre 2024

Parimàcc

Martedì 1° ottobre si è concluso l’acquisto del settimanale francese Paris Match, finora di proprietà del gruppo editoriale Arnaud Lagardère, da parte della grande multinazionale del lusso LVMH. L’operazione, per 120 milioni di euro, era stata preannunciata a febbraio. Riassumendo la situazione all’interno di Paris Match degli ultimi anni, il quotidiano Libération ha riportato l’opinione di un giornalista della redazione secondo cui il cambio di proprietà sarebbe “una liberazione” per i giornalisti che da tempo protestavano contro la direzione conservatrice che l’imprenditore Vincent Bolloré aveva dato al giornale dal suo ingresso nella società Lagardère News. Bolloré era diventato il maggiore azionista del gruppo Lagardère nel 2020 per poi diventarne il proprietario a tutti gli effetti: da quel momento in poi diverse scelte editoriali avevano provocato insoddisfazioni all’interno della redazione: la presenza sempre maggiore all’interno della sezione “people” del giornale di politici e religiosi ultraconservatori, un grande spazio ad articoli sulla religione cattolica, e la scelta di giornalisti conservatori e ritenuti poco esperti.
Con il passaggio alla nuova proprietà, Paris Match rimarrà distinto dal gruppo Les Echos-Le Parisien, che possiede gli altri due giornali del gruppo LVMH, costituendo una società autonoma. L’intenzione annunciata è di rinnovare il settimanale attraverso la valorizzazione della sezione fotografica, un ampliamento della copertura di cronaca e geopolitica, l’assunzione di nuovi giornalisti per compensare i licenziamenti degli ultimi anni e un aumento della presenza su Instagram e TikTok, con l’obiettivo di raddoppiare gli attuali 25mila abbonamenti nel futuro prossimo.
L’acquisizione di un settimanale da parte di una grande società come LVMH non è una novità per il mondo editoriale francese, dove molte maggiori testate sono di proprietà di aziende che si occupano solo in parte di giornali. Trattando il caso di Paris Match, il quotidiano Le Monde ha messo in guardia contro il rischio che il giornale si trasformi in uno strumento pubblicitario a favore dei marchi di proprietà di LVMH, nonostante le rassicurazioni di Antoine Arnault, direttore del gruppo, che ha garantito che all’interno di Paris Match non si parlerà “né più, né meno di prima, di LVMH”.
Il primo numero di Paris Match sotto la nuova proprietà uscirà il 10 ottobre.

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