domenica 19 Maggio 2024

Otto mesi

Un giornalista del Giornale, Pasquale Napolitano, è stato condannato per il reato di diffamazione a otto mesi di carcere (pena sospesa): la condanna si riferisce a un articolo pubblicato nel 2020 su un sito campano. Ne ha scritto il Fatto, riprendendo una protesta per la condanna pubblicata sulla prima pagina del Giornale.

“Pasquale Napolitano, cronista del quotidiano Il Giornale, è stato condannato a otto mesi di carcere per il reato di diffamazione a mezzo stampa. Come riporta il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti, il giornalista è finito a processo per un articolo sull’Ordine degli avvocati di Nola pubblicato per il sito Anteprima24 ad aprile 2020. Quattro anni più tardi, il giudice monocratico del tribunale di Nola (quindi un altro avvocato) lo ha condannato al carcere e a una multa da 6.500 euro. Pena sospesa per le attenuanti generiche, quindi Napolitano non andrà in prigione. Al di là del merito della vicenda, però, la sentenza riapre il dibattito sul carcere per i giornalisti in Italia, ad oggi previsto dall’articolo 595 del codice penale
[…] Pasquale Napolitano, cronista nolano 42enne, ad aprile 2020 scrive un articolo per Anteprima24, sul Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nola, raccontando la vicenda del presidente rimasto fino a quel momento in carica nonostante il mancato appoggio della maggioranza dei consiglieri. Una curiosità. Un articolo di appena 12 righe. Nei giorni successivi, ricostruisce Il Giornale, Napolitano pubblica anche la lettera di alcuni consiglieri e un’altra lettera firmata dal presidente, garantendo il diritto di replica. Viene comunque querelato dal presidente stesso e da tre consiglieri. Lo scorso 7 maggio è arrivata la condanna da parte del giudice onorario del tribunale di Nola, quindi un avvocato momentaneamente sospeso dalla sua professione per svolgere il ruolo di giudice monocratico 
“.

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