domenica 13 Marzo 2022
Il risultato di vendite del quotidiano La Verità in questo ultimo anno è interessante non solo per la sua misura, o per la sua coesistenza con un progetto editoriale di costi molto contenuti (coesistenza che rende il prodotto più promettente in termini economici rispetto a testate molto più vendute ma con costi enormemente maggiori).
Ma quello che ha fatto il giornale è anche una scelta editoriale e commerciale vincente, per quanto discutibile. Ovvero decidere di rispondere a una domanda a suo modo “antagonista” e di nicchia, ma non coperta da nessuna altra testata: prima genericamente di destra aggressiva e risentita; poi diventando il riferimento dei movimenti e degli individui contrari al Green pass e alle misure contro la pandemia, e avvicinandosi molto a quelli “no vax”; e adesso conservando le sovrapposizioni con quelle comunità rispetto alla guerra in Ucraina, e prendendo posizioni indulgenti nei confronti della Russia e critiche sulle sanzioni, sui sostegni all’Ucraina e sul suo leader . E avvicinando così sempre più lettori a cui piace ritenersi minoranza contestatrice di presunti conformismi: lettori sia nuovi che sottratti ai due concorrenti – Giornale e Libero – di cui la Verità era il “fratello minore” e che ora ha superato (e si percepisce anche dalla comparsa più frequente sulle sue pagine di inserzionisti nazionali rilevanti).
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