domenica 5 Dicembre 2021
Il Sole 24 Ore è nelle difficoltà degli altri grandi quotidiani italiani, a cui si sono aggiunte nell’ultimo decennio delle gestioni controverse e con implicazioni di inchieste giudiziarie, interventi massicci di riduzione dei costi (ultimo e più vistoso il trasloco dalla prestigiosa sede progettata da Renzo Piano a quella in una più economica zona milanese: che però continua a essere disabitata per regole di pandemia), tensioni tra la redazione e l’azienda, e tra la redazione e la direzione.
Ora che si è concluso il mese di novembre, entro il quale erano stati offerti compensi equivalenti a due anni di stipendio a chi avesse scelto di lasciare il giornale, ci si aspettano ulteriori riduzioni del personale: ne ha scritto estesamente il Fatto giovedì.
“Il progetto prevede esuberi per almeno 50 giornalisti, di cui 26-28 al quotidiano e gli altri tra l’agenzia di stampa Radiocor, Radio24 e altre aree del gruppo. Un piano che punta a un taglio strutturale di almeno il 20% dei costi del personale, 79 milioni l’anno, pari cioè a 16 milioni di risparmi. Realizzato con lo strumento dei prepensionamenti per i nati prima del 1960 e con l’uso della cassa integrazione (uno-due giorni al mese) per l’intera redazione. Non basta: c’è anche la chiusura della stamperia di Carsoli (L’Aquila) e ci saranno 73 trasferimenti di grafici e poligrafici da Roma a Milano”.
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