domenica 15 Ottobre 2023
Giampaolo Cadalanu è un giornalista di 65 anni con una lunga esperienza sugli esteri costruita lavorando soprattutto a Repubblica, giornale che ha lasciato con i prepensionamenti di questi anni. Martedì ha pubblicato sul sito di un sindacato di giornalisti una riflessione su quello che è successo ultimamente al suo ex giornale.
“A indebolirsi, e nemmeno in modo graduale, è stata l’identità politica e sociale del giornale e dell’intero gruppo. La dismissione dell’Espresso è stata un taglio forte con la storia, la cessione a pacchetti dei giornali locali smonta il radicamento territoriale, e le “correzioni di rotta” politiche di Repubblica sono arrivate a costituire una smentita del percorso avviato nel 1976. Tutto questo ha contribuito a minare quel patrimonio impalpabile che è la base per l’affezione di chi legge.
Ecco, ne sono convinto: le due prospettive di cambiamento del gruppo editoriale sono in realtà due facce della stessa medaglia. Il progetto politico-giornalistico e il piano industriale viaggiavano in parallelo. E ora entrambi sono cambiati, per seguire logiche del tutto legittime – ai conti finanziari, com’è ovvio, non si comanda – ma correndo il rischio di ferire in modo profondo il meccanismo che garantiva il rapporto con chi paga, andando in edicola o leggendo on line, e dunque la solidità stessa della costruzione complessiva”.
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