domenica 16 Luglio 2023
La storia con più attenzioni e clamore nei media questa settimana è avvenuta nel Regno Unito, e ha preso talmente tante pieghe che qui ci limiteremo a una sbrigativa sintesi. Il tabloid Sun aveva raccontato venerdì scorso di avere saputo dai genitori di un adolescente inglese che il figlio era stato pagato 35mila sterline, quando era ancora minorenne, da parte di un famoso presentatore di BBC in cambio di sue fotografie “sessualmente esplicite”.
L’articolo del Sun non nominava il presentatore, per cautela rispetto alle rigide leggi britanniche sulla privacy e sulla tutela delle persone accusate di reati. Nemmeno il giovane coinvolto era stato identificato, per le stesse ragioni, e anzi non se ne conosce il genere. Ma la storia ha avuto talmente risalto che è stata la stessa moglie del presentatore a rivelare mercoledì il suo nome, riferendo del suo ricovero in una clinica per problemi di salute mentale. Intanto il giovane in questione ha smentito la versione dei suoi genitori, e la polizia ha dichiarato di non avere verificato nessuna ipotesi di reato.
E quindi le questioni di cui si discute, con pareri opposti su ciascuna, sono diverse:
– le regole sulla privacy e la paradossale discussione avvenuta in mezzo paese per cinque giorni, con curiosità morbose sulla rivelazione del nome.
– lo screditamento di BBC, già molto contestat, e che non avrebbe indagato abbastanza sulle accuse quando ne era venuta a conoscenza.
– e per contro, l’enorme risalto dato alla storia in questi giorni dalla stessa BBC, per eccesso di excusatio (o per indipendenza dei suoi giornalisti).
– la consueta sventatezza al limite del criminale del Sun, che ha sbattuto il mostro in prima pagina con informazioni non abbastanza verificate e accuse senza rilevanza penale.
“Non il miglior momento del giornalismo britannico”, ha scritto il Guardian.
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