domenica 24 Marzo 2024
Nella sua rubrica quotidiana sul quotidiano Repubblica il giornalista e scrittore Michele Serra ha preso una posizione, piuttosto unica all’interno dei giornali, che consiglia diffidenza nei confronti degli intervistatori e si pone in difesa degli intervistati. Serra spiega che per potersi fidare che le proprie parole siano riportate fedelmente sui giornali la sola garanzia è ricevere domande scritte e fornire risposte scritte (l’occasione è la denuncia di una giornalista dell’agenzia di Adnkronos delle molestie verbali ricevute dopo un’intervista dall’attore porno Rocco Siffredi).
“Domande scritte, risposte scritte: è la sola maniera per farsi intervistare senza incorrere in fraintendimenti ed equivoci. Non solamente se si è un divo del porno e a intervistarti è una donna. Parlo proprio in generale.
Dubito che l’ordine dei giornalisti approvi questa mia considerazione, ma esiste un diritto/dovere all’autotutela che suggerisce molta cautela nell’esposizione mediatica. Con rare eccezioni (conoscenza diretta di chi ti intervista, oppure chiara fama di correttezza e serietà, conquistata sul campo, intervista dopo intervista: allora sì che l’incontro diretto aggiunge calore, intelligenza e umanità al colloquio) la prudenza è d’obbligo, e l’imprudenza garantisce guai. L’intervistatore ha libero accesso alle tue parole, quello che gli metti a disposizione è tanto. E l’intervista è un’arte difficile, richiede rispetto, un grado di confidenza molto sorvegliato, una capacità prima di ascolto, poi di scrittura non comune”.
(Serra nota a margine l’inedita scelta delle maggiori testate di limitarsi a parlare di “una giornalista”: il nome di quest’ultima non era stato infatti citato nei primi due giorni in nessuno degli articoli relativi, con un ammirevole rispetto, non comune però in occasioni in cui la persona coinvolta non sia un giornalista: la giornalista stessa ha poi dato sabato un’intervista a Repubblica rivelando il proprio nome)
“il suo nome non è noto: l’autotutela, in questo caso, è ben garantita”.
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